Caldaia rotta, docce fredde al centro sportivo di Brugherio
Sono iniziati i lavori di sostituzione dell'impianto andato ko. Sciolto il nodo in merito a chi dovesse eseguire l'intervento: il Comune o l'operatore privato?
Il ritorno della situazione alla normalità è una questione di giorni. Gli atleti che frequentano il centro sportivo comunale di via San Giovanni Bosco a Brugherio, e che da settimane fanno i conti con l’assenza dell’acqua calda in alcuni degli spogliatoi, devono pazientare ancora un pochino.
Docce gelate al centro sportivo di Brugherio
Ieri, martedì 6 febbraio 2024, sono iniziati i lavori di sostituzione di una delle caldaie che servono la struttura, che ha tirato le cuoia. A comunicarlo è stato il sindaco Roberto Assi, che detiene la delega all'Edilizia sportiva. Tipiesse, la società responsabile del project financing, aveva tentato di eseguire degli interventi tampone di manutenzione, ma invano. Settimana scorsa aveva inviato una mail all’Amministrazione comunale, con in allegato il preventivo di spesa per la sostituzione, pari a 28mila euro.
Il nodo: a chi compete la sostituzione della caldaia?
Ma chi doveva pagare? La parabola discendente di uno degli impianti che serve alcuni spogliatoi del calcio e dell'atletica (oltre al bar) era iniziata pochi giorni prima di Natale. Sembrava che la soluzione potesse arrivare da alcuni pezzi di ricambio in arrivo, salvo poi giungere all’inversione a U con l’annuncio che ogni tentativo di "rianimare" la caldaia sarebbe risultato vano.
Il botta e risposta tra Comune e operatore
L’operatore privato del project (siglato nel 2015 e di durata ventennale) non aveva detto chiaramente di aspettarsi che fosse Villa Fiorita a coprire i costi dell’intervento. Ma lo aveva fatto intendere, tanto da spingere il Municipio a mettere le mani avanti per scongiurare ogni tipo di fraintendimento.
"Le manutenzioni straordinarie sono in capo proprio a Tipiesse - aveva subito detto il primo cittadino - Lo stesso vale per quegli impianti già esistenti prima dell’avvio della finanza di progetto".
Avviato l'intervento di sostituzione
Dopo un botta e risposta "pepato" a suon di Pec, il nodo è stato sciolto. E l'operatore privato ha avviato (a proprie spese) il cantiere per far tornare l'acqua calda nelle tubature.