A Melzo un incontro di donne e per le donne
Formazione e approfondimento con l'evento organizzato da Cisl in collaborazione con Rete Viola

Presso la sala consiliare del Municipio di Melzo, mercoledì 28 maggio, il Coordinamento Donne e Politiche di Genere di First Cisl Lombardia, con il contributo di Rete Viola, ha pianificato una giornata di istruzione destinata alla formazione di un cambiamento culturale.
Cisl incontra le donne per le donne
Un incontro propedeutico a stringere collaborazioni, fatte di lavoro concreto, allo scopo di considerare i metodi efficienti per combattere la violenza di genere, facendo forza su unioni tra istituzioni, sindacati e comunità locali.
Durante la giornata, Angela Alberti e Roberta Vaia della Cisl Lombardia hanno confermato il loro lavoro operativo contro la violenza di genere.
Infatti, Cristiana Giustizieri, responsabile formazione First Cisl Lombardia, ha esposto le principali azioni concrete: accordi nazionali, protocolli aziendali, formazione dei delegati (con il fine di riconoscere e fronteggiare i segnali di violenza in ambito lavorativo) e collaborazioni con enti pubblici.
Giovanni Comini segretario First Cisl Lombardia con delega alle pari opportunità, e Nicol Lovazzano, coordinatrice Donne e Politiche di Genere First Cisl Lombardia, hanno affermato: “Vogliamo formare delegate e delegati preparati, capaci di intervenire rapidamente, è così che si costruisce una società più giusta, solidale e libera dalla violenza”.
Cos’è Rete Viola?
Rete Viola è un modello territoriale, attivo dal 2018, che simboleggia al giorno d’oggi un esempio importante in Lombardia per la lotta contro la violenza di genere. Ha 5 sedi attive, 28 comuni partecipi e 4 ambiti territoriali. L’aiuto concreto alle donne vittime di violenza e la formazione di una cultura della corresponsabilità, sono questi i due principi fondamentali su cui si basa tutto il lavoro di Rete Viola.
Il fulcro di Rete Viola sono i suoi Centri antiviolenza, distribuiti ampiamente nelle diverse aree locali così da rispondere alle esigenze delle donne: “più sedi invece di un unico centro è una scelta strategica: significa essere più vicini alle donne”.
I servizi garantiti sono l’accoglienza, ascolto e reperibilità, assistenza legale, psicologica e psicoterapeutica, e infine, percorsi di riqualificazione professionale e autonomia abitativa.