Rivelazione

"La Casa della salute di Cassina? Bloccata perché non rispettava il Codice degli appalti"

Botta e risposta al vetriolo sul recupero dell'area ex Nokia tra Amministrazione e Partito democratico.

"La Casa della salute di Cassina? Bloccata perché non rispettava il Codice degli appalti"
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La costruzione della Casa della salute di Cassina de' Pecchi è stata bloccata perché non veniva rispettato il Codice degli appalti. A rivelarlo una nota dell'Amministrazione nell'ambito di un aspro botta e risposta con il Partito democratico sulla questione della riconversione dell'area ex Nokia, lungo la Padana.

"Sparisce la Casa della salute"

"Dopo 13 mesi di silenzio assoluto sul futuro urbanistico dunque, l'Amministrazione Comunale in carica finalmente decide di rendere pubblici i suoi piani su Nokia solo un po', dicendo e non dicendo, facendo filtrare solo informazioni parziali, senza specificare come, quando e dove intende rivedere la distribuzione degli oneri derivanti dall'intervento in Nokia - ha attaccato Doriana Marangoni, segretario cittadino dei dem - Sparisce la Casa della Salute, per come era intesa dalla precedente Amministrazione. Spazio invece al privato "con prezzi agevolati per i cassinesi" in continuità con la politica che conosciamo bene di Lega e destra lombarda. Nonostante l'inadeguatezza della gestione emergenza sanitaria da parte di Regione Lombardia, anche nel locale si continua a privatizzare un settore cosi fondamentale come quello sanitario, favorendo il privato, a discapito di molti e benefici di pochi e dei soliti".

"Violato il Codice degli appalti"

A stretto giro di posta è arrivata la replica dal Municipio. "In seguito al parere legale espresso da un noto studio di avvocati urbanisti di Milano si è ritenuto opportuno fermare i lavori, che l’operatore stava realizzando in proprio senza aver rispettato il Codice degli appalti, al fine di evitare di avallare un’opera realizzata senza la necessaria gara d’appalto - è la replica del Palazzo - Avendo nel frattempo consultato i medici di base e appurato che non vi è alcuna intenzione da parte loro di spostare i propri ambulatori in tale sede, la scelta migliore si è rivelata quella di realizzare una gara d’appalto regolare e assegnare gli spazi a un operatore che, in base a convenzione da stipulare, porti a termine i lavori in conformità alle proprie esigenze contingenti".

Convenzione da modificare

Per rimediare al pasticcio sarà necessario modificare la convenzione in essere. Occorre cioè concordare una compensazione da parte dell’operatore a favore del Comune equivalente al valore dei lavori necessari al completamento dell’opera (per questo è stato già incaricato un ingegnere affinché realizzi uno stato di consistenza). Successivamente si potrà procedere al collaudo ad hoc sullo stato attuale.

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