Trovato morto in casa: i famigliari non credono al suicidio
La Procura indaga dopo il rinvenimento del corpo senza vita del 31enne

Sulla morte di Edoardo Miotti la Procura di Milano ha aperto un fascicolo a carico di ignoti.
Trentunenne trovato morto in casa
Nato a Sondrio, classe 1988, Miotti da diversi anni viveva e lavorava nel capoluogo lombardo, dopo essersi laureato alla Bicocca. Il corpo è stato trovato senza vita all’interno del suo appartamento in viale Monza, a Milano, lo scorso 19 aprile 2020. Secondo una prima ricostruzione (e come hanno raccontato i nostri colleghi di Prima la Valtellina) si sarebbe suicidato, ma a questa ipotesi i famigliari non hanno mai dato credito. Tanto che avevano presentato un’istanza alla Procura.
I familiari non credono al suicidio
A combattere affinché le indagini non venissero archiviate l’avvocato Fabrizio Consoloni, che ha ottenuto ieri - venerdì 22 maggio 2020 - dal magistrato la modifica del caso in notizia di reato contro ignoti. In attesa che venga disposta l’autopsia sulla salma (Edoardo a distanza di un mese non è stato ancora sepolto) sono stati sequestrati il cellulare e il computer. Un mistero, dunque, in attesa di essere svelato quello sulla morte del valtellinese trovato morto nel suo appartamento chiuso a chiave dall’interno, come spiegato dai soccorritori entrati da una finestra dopo che i famigliari avevano dato l’allarme perché di lui non avevano più notizia.
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