Cambia il medico di base in piena emergenza Covid, polemica a Pioltello
Sono oltre 1.500 le persone in cura dal dottor Rossi. Il sindaco: "La decisione è di competenza di Ats, resto perplessa sulle tempistiche".

Millecinquecento pazienti alle prese con il cambio del medico di base proprio nel pieno dell'emergenza Covid-19. I cittadini di Pioltello allarmati si sono persino rivolti al sindaco per chiedere spiegazioni.
Non è il momento per il cambio del medico di base
A destare perplessità la scelta di Ats Città metropolitana di non rinnovare il contratto del dottor Andrea Rossi in scadenza oggi, 30 aprile 2020. Il medico lavorava presso lo studio di via Mozart, nel quartiere Satellite, e da un anno era stato scelto come sostituto per rispondere alle necessità di un quartiere estremamente popolato. Circa 1.500 i pazienti che aveva in cura, uomini e donne che ha seguito sino al momento in cui è scaduto il suo contratto. Che, però, non è stato rinnovato da Ats che ha trovato un altro medico per prendere il suo posto. Una scelta che ha destato qualche perplessità specialmente per il momento storico in cui è stata presa.
Un nuovo dottore in piena emergenza
A sollevare dubbi sono stati proprio i pazienti del dottor Rossi che hanno sottolineato le competenze mediche del condotto, ma soprattutto il momento che stiamo vivendo. La paura è che un nuovo medico, pur competente e disponibile, non possa avere la conoscenza delle diverse patologie dei pazienti seguiti. Conoscenze che in questo momento di emergenza sanitaria sono una componente fondamentale del lavoro del medico di base, primo baluardo cui la gente si rivolge per qualsiasi problema di salute. Per questo motivo alcuni cittadini hanno scritto una lettera al sindaco Ivonne Cosciotti chiedendo di interloquire con Ats in merito a questa situazione.
"Una scelta che spetta ad Ats"
"Ho già contattato la dirigenza di Ats che mi ha spiegato che è già stato trovato un sostituto che sarà immediatamente operativo - ha spiegato il primo cittadino - Ho espresso la mia perplessità sulle tempistiche di questa decisione, invitando a rimandarla a un momento in cui l’emergenza sanitaria sarà sotto controllo. Avere un medico nuovo significa ripartire da zero nella conoscenza dei pazienti e delle loro patologie. La decisione non spetta a me, ma ad Ats che ha già scelto la strada da seguire".