Enrico Oliveri, volontario dal cuore d'oro e innamorato della montagna, ha lasciato la sua Cassano
Il settantaduenne, membro della Croce dall'Adda e del Cai, che tre settimane fa era stato portato in ospedale da un'ambulanza della sua associazione, alla fine è stato vinto dal Coronavirus.

E' mancato Enrico Oliveri. Il settantaduenne era un volontario attivo della Croce dell'Adda e uno storico membro del Cai di Cassano d'Adda.
E' morto Enrico Oliveri, volontario della Croce dell'Adda e socio del Cai
Una persona sempre disponibile, non solo quando c'era da divertirsi, ma soprattutto quando bisognava rimboccarsi le maniche per aiutare gli altri. Questo era Enrico Oliveri, settantaduenne cassanese che da vent'anni faceva il volontario alla Croce dell'Adda, occupandosi in prevalenza del servizio di trasporto diurno degli infermi, morto in ospedale vinto dal Coronavirus. Era anche un grande amante della montagna e di fatti da ormai quasi vent'anni amava frequentare la sede locale del Club alpino italiano, partecipando a escursioni a piedi in estate e alle gite sulla neve in inverno.
Il ricordo dei volontari della Croce dell'Adda
"Enrico è stato una delle colonne portanti del sodalizio, dato che vi fa parte fin dai primi anni anni del Duemila - ha spiegato il presidente Giandomenico Mecca - Per noi la sua dipartita è una duplice perdita. Perché oltre ad avere perso un volontario molto attivo e disponibile, abbiamo perso un uomo dalla grande umanità, che aveva il dono di sorridere sempre a tutti quelli che gli chiedevano aiuto".
Il saluto del Cai
"Enrico è sempre stato una persona di compagnia, molto socievole, ma soprattutto sempre pronto a dare una mano - ha ammesso il presidente del Cai di Cassano Ezio Mauri - Pur non facendo parte del Direttivo, si rendeva lo stesso disponibile. Ricordo infatti che una volta mi aiutò ad accompagnare le scolaresche in gita. E poi se poteva non si perdeva mai una escursione, che fosse a piedi o con gli sci".
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