Coronavirus reportage nell'ospedale di Melzo, prima barriera contro il contagio
Oltre 220 casi di pazienti positivi, ma grazie a un'ottima organizzazione e alla disponibilità del personale il presidio ha affrontato la sfida
Oltre 220 casi di pazienti positivi al Coronavirus sono transitati per le corsie del Santa Maria delle Stelle di Melzo. Ma le difese dell'ospedale hanno retto.
Ospedale di frontiera contro il Coronavirus
Per la sua posizione, per gli spazi e per la presenza della Terapia intensiva, l'ospedale di Melzo è stato una delle prime strutture a dover reggere l'onda d'urto del contagio proveniente da Bergamo, Brescia, Lodi e Cremona. Pazienti che sono stati trasferiti in città da luoghi dove non c'erano più posti liberi. Eppure grazie all'organizzazione, allo spirito di sacrificio e alla forza di volontà del personale, il presidio ha risposto egregiamente.
Reparti Covid-free
La grande capacità di chi sta gestendo questa emergenza è stata capire che non si poteva trasformare l'ospedale in un luogo unicamente dedicato al Coronavirus. Così, grazie all'impegno del personale e a delle buone strategia, a Melzo sono riusciti a mantenere dei reparti liberi dal Covid, Covid-free per l'appunto. Tra questi le Cure palliative, la Ginecologia, la Psichiatria, la Pediatria, ma anche un reparto "misto" di Chirurgia con equipe mediche di altri ospedali che chiedono di poter usare le sale di Melzo per quegli interventi non rimandabili.
Un viaggio nell'ospedale
Insieme al direttore medico di presidio Ruggero Rocchi abbiamo fatto un viaggio all'interno dell'ospedale, vedendo i reparti, parlando con i primari, con i medici, con gli infermieri che stanno combattendo questa battaglia in prima linea.
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