Medico di base guarito dal Covid-19: "Si fanno i conti con la morte"

Il medico di base di Vignate Antonio Gobbi ha contratto il Coronavirus probabilmente da un paziente che ha frequentato il suo studio. Una volta guarito ha raccontato l'esperienza.

Quando ha scoperto di avere la febbre?

«Ho avuto la febbre a 39 gradi per circa sei giorni, ma non avevo tosse né problematiche respiratorie. L’unico indice che destava preoccupazione era la saturazione dell’ossigeno che non saliva sopra quota 90%. Ho una tirocinante che lavora con me da diversi mesi che mi teneva monitorato e vedendo che la situazione non migliorava abbiamo deciso di contattare il numero regionale dedicato all’emergenza».

Quali medicine le sono state somministrate?

«A Melegnano mi davano due farmaci antiretrovirali, più la clorochina (medicinale utilizzato per la cura della malaria, ndr). Inoltre ho continuato a prendere l’antibiotico che assumevo prima del ricovero».

Da novembre a oggi avete riscontrato casi sospetti?

«A fine 2019 ci sono stati parecchi casi di polmonite, che però abbiamo trattato in maniera “tradizionale”. Nessuno ha fatto lastre o tamponi e così è andato avanti sino a marzo. E’ difficile capire se fossero o meno casi di Covid-19».

Cosa pensa si dovrebbe fare per vincere questa battaglia?

«In giro si vedono molte meno persone e questo è un segnale positivo. Di sicuro la situazione a oggi non può dirsi ancora sotto controllo. Non vengono fatti tamponi a coloro che sono a casa in quarantena o ai familiari di chi è stato contagiato e in questa maniera non si può avere il polso reale sull’andamento del contagio. E’ fondamentale ampliare il numero delle persone esaminate perché i numeri reali sono diversi da quelli che ci raccontano»

L'intervista completa la trovate sul giornale in edicola e in versione online per Pc, smartphone e tablet con un ampio approfondimento legato alla situazione Covid-19 in Martesana. 

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