Caldera: l'ampliamento del Carosello è l'occasione per nuovi business VIDEO
Per lo storico commerciante Massimo Caldera sarà un periodo di crescita
L'ampliamento del centro commerciale Carosello vissuto dai commercianti. Qualcosa di buono si racconta.
"Qualcosa di buono" si racconta
Massimo Caldera e i due punti vendita «Qualcosa di buono» sono delle vere e proprie istituzioni per il centro commerciale. La loro storia inizia negli anni Ottanta con l’apertura della latteria gestita da mamma Ornella Veggian e papà Luigi Caldera. «Siamo stati tra i primi a credere nelle potenzialità dei centri commerciali - precisa il figlio Massimo -. Nel 1994 abbiamo aperto una pizzeria, mentre tre anni dopo abbiamo realizzato il nostro sogno inaugurando la gelateria “Qualcosa di buono” e l’erboristeria proprio al Carosello. Nel 2002, poi, la proposta si è allargata ulteriormente con l’acquisto del bar».
Oggi Caldera è un punto di riferimento per il territorio. «Questo bar è il sogno di mio fratello Alberto, purtroppo scomparso prematuramente». Una persona eccezionale che credeva nelle grandi sfide. I numeri dell’attività parlano di oltre 1.000 caffè al giorno e un progetto futuro tutto da scrivere. Caldera conta ben 25 dipendenti per lo più assunti a tempo indeterminato tra le tre attività di famiglia: il bar, la gelateria e l’erboristeria.
Una nuova sfida
«Abbiamo vissuto tutti gli ampliamenti come una grande sfida e ogni volta sono arrivati notevoli vantaggi. Oggi più che mai crediamo nella nuova crescita, come occasione di nuovo bu- siness, ma soprattutto per stare al passo con la concorrenza degli altri centri commerciali del territorio. A distanza di tempo, riaprirei sempre qui al Carosello: la sicurezza, il forte passaggio e la visibilità sono dei valori aggiunti non replicabili altrove. Per il futuro vorrei ampliare l’offerta gastronomica per la pausa pranzo, realizzando una cucina per il mio bar».