Ex operaio Falck senza casa e lavoro dorme sui treni
La triste storia del 43enne Filippo Langella: "Cosa devo fare per vivere? Andare a spacciare droga?"
Ex operaio delle acciaierie Falck senza casa e lavoro: è costretto a dormire sui treni.
La storia di Filippo Langella
Filippo Langella da quattro anni vive senza una casa, sui treni e in stazione, a Lecco. Non in qualche periferia di una metropoli. Del resto, tutto quello che gli rimane è uno zainetto sulle spalle con una coperta. Nient’altro. A pranzo mangia alla mensa della solidarietà della San Vincenzo a Seregno, in Brianza, a cena riceve il pacchetto della Croce Rossa con panini, biscotti e thè. In mezzo, viaggi (e notti) in treno.
Lavorava alla Falck, a Sesto San Giovanni
E’ la drammatica vicenda di Filippo Langella, 43enne di origini napoletane. Le sue traversie sono cominciate nel 2012, quando ha chiuso i battenti la Falck di Sesto San Giovanni dove lavorava come satinatore di lamiere in acciaio. Con l’indennità di disoccupazione, circa 800 euro al mese, per qualche tempo è riuscito a pagare l’affitto della casa in cui viveva. Poi il sussidio è finito, ha dovuto abbandonare l’alloggio e si è ritrovato in mezzo a una strada, privato di quella vita normale che aveva vissuto fino a quel momento.
Da un anno vive in stazione a Lecco
Filippo Langella, con un diploma di terza media in tasca, ha cercato un lavoro. Ovunque, ma senza successo. Così da ormai un anno vive in stazione a Lecco. "Cosa devo fare per vivere? - si è chiesto - Andare a spacciare droga?".
Il servizio sul numero cartaceo di Sestoweek in edicola sabato 18 novembre.