Operai sul tetto, protesta a Pozzo d'Adda FOTO
Quindici persone rischiano il posto.
Operai sul tetto della ditta. Mattinata di proteste a Pozzo d'Adda.
Operai sul tetto a Pozzo d'Adda
Una protesta clamorosa quella che sta andando in scena dalle prime ore di questa mattina, venerdì 27 settembre 2019, a Pozzo d'Adda. La vicenda è quella del passaggio di proprietà tra Sticob e Ntm. Una questione che, dopo mille peripezie, sembrava essere giunta a un esito positivo la scorsa settimana, con l'accordo dato per fatto e la firma imminente.
Gli sviluppi imprevisti
Invece, negli ultimi giorni qualcosa è andato storto e l'accordo sembra sul punto di saltare. E così gli operai della ditta (una quindicina in totale) stamattina hanno dato vita alla protesta. Sul posto anche i carabinieri della Compagnia di Cassano d'Adda. La situazione al momento è tranquilla.
Il comunicato sindacale
Il sindacato Uilm ha distribuito una nota:
Il 26 settembre abbiamo appreso definitivamente l'impossibilità che Sticob, in liquidazione, e Ntm trovino un accordo sull'affitto-acquisizione evitando lo sfratto da parte dell'ufficiale giudiziario e il licenziamento dei lavoratori. Dalla speranza alla disperazione il passo è stato breve. Ci siamo subito attivati per tutelare i lavoratori e abbiamo chiesto e ottenuto un incontro per chiedere che venissero assorbite le maestranze presso altri stabilimenti del gruppo Ntm. L'esito è stato che le parti sono addivenute a un accordo sindacale di garanzia e di tutele per tutti i soggetti (lavoratori, Ntm e Sticob). In questo accordo viene rilanciata e salvaguardata l'occupazione, viene garantita attraverso una figura terza di garanzia che avrà le chiavi dello stabile la consegna del capannone a Sticob tra 60 giorni, viene data possibilità a Ntm di smontare e portare via le proprie attrezzature. Uilm e lavoratori convengono che lo sfratto debba essere rimandato di 60 giorni. Invitiamo Sticob a fare l'interesse di suoi ex lavoratori ed evitare di sbatterli in mezzo a una strada
Gli sviluppi
Alle 9 è arrivato l'ufficiale giudiziario. Attorno alle 10, Ntm ha comunicato che non si presenterà al picchetto, passando di fatto la palla nelle mani dei sindacati. A questo punto lo sfratto appare inevitabile e il futuro lavorativo dei quindici operai (che settimana scorsa sembrava sereno) è invece sempre più a rischio.
Alle 10.30 sono arrivati i Vigili del fuoco.
Attorno a mezzogiorno gli operai sono scesi dal tetto.
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