Copia "autentica" della Gioconda scoperta da un senatore lombardo
Non solo: “nel dipinto ci sarebbero inconfondibili tracce della mano del genio toscano”.
Una scoperta incredibile, compiuta da un senatore lombardo. Come racconta in esclusiva il nostro quotidiano online Settegiorni.it, si tratta del leghista Stefano Candiani, che è stato anche sindaco di Tradate, nel Milanese: ha scovato una Gioconda di Leonardo che si riteneva fosse una copia di scarso valore, scoprendo che invece era stata eseguita nella bottega del genio toscano nello stesso periodo… insomma una copia, sì, ma “autentica”.
Finalmente una Gioconda “italiana”
Bella, bellissima, col suo inconfondibile sguardo enigmatico e un paesaggio onirico alle spalle. La Gioconda di Leonardo Da Vinci è il quadro più famoso di sempre, capace ogni anno di attirare milioni di visitatori al Louvre, disposti a lunghe code per poterle dare uno sguardo fugace. Ora, grazie alla passione dell’ex Sottosegretario del Ministero dell’Interno Stefano Candiani, anche l’Italia può vantare una propria Gioconda realizzata proprio nella bottega del genio fiorentino.
Una “copia dimenticata”
La Gioconda scoperta da Candiani è di proprietà della Galleria Nazionale Barberini e appartenente alla collezione Torlonia. E fino a dicembre, si trovava sulla parete dell’ufficio del questore (oggi Ministro) Federico D’Incà, sopra a un calorifero. La si riteneva infatti una copia di scarso pregio e valore. Almeno fino a quando Candiani non l’ha fatta vedere ad Antonio Forcellino, restauratore di fama e noto esperto delle opere di Leonardo. Le analisi eseguite sul quadro hanno confermato le prime impressioni del suo occhio esperto: non si tratta di una copia successiva ma coeva alla versione parigina, realizzata nella bottega di Leonardo e ci sarebbero “inconfondibili tracce della sua mano”.
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