Atto vandalico alla Dtr di Grezzago. Le bandiere dei sindacati sono sparite dai cancelli dell’azienda in sciopero ed è apparso uno striscione col simbolo del cerchio e della croce.
Atto vandalico di matrice politica in un’azienda in sciopero da ormai due settimane
I circa ottanta operai della Dtr Vms di Grezzago, fornitore globale di prodotti basati su metallo e gomma per il settore automobilistico, sono in stato di agitazione da ormai due settimane (LEGGI QUI). I vertici hanno recentemente confermato che nell’estate 2018 la sede di Grezzago, sita al 15 di viale Umbria, chiuderà per sempre i battenti. Così i dipendenti se vorranno continuare a lavorare dovranno trasferirsi a Passirano vicino Brescia. Quindi a parecchi chilometri di distanza da Grezzago e dalle loro abitazioni. E’ così iniziato uno stato di agitazione, con una serie di scioperi che hanno portato operai e sindacati fuori dai cancelli del capannone. Finora le bandiere della Filctem Cgil e della Cisl erano ben visibili dai cancelli dell’azienda in sciopero. Ma nella notte tra sabato è domenica sono state tutte rimosse.
Un gesto di protesta contro i sindacati
Al posto delle bandiere è comparso un lenzuolo bianco con una scritta rossa eseguita con la bomboletta spray. E il significato è eloquente, vi è scritto: “- sindacati + lavoratori” ed è firmato con il simbolo del cerchio e della croce; quindi di chiara matrice di estrema destra. Fra gli operai in sciopero questo fatto ha creato parecchio sgomento. Alle 19 lo striscione è stato rimosso, ma non prima di aver chiamato i carabinieri e sporto regolare denuncia. In serata è stato diramato anche un comunicato dalle due sigle sindacali coinvolte nell’atto vandalico, Filcam Cgil e Femca Cisl. Nel testo si condanna lo striscione, giudicandolo “di chiara matrice fascista, che non può che essere visto come un gesto eversivo e di minaccia verso chi ha come compito la tutela dei lavoratori”. I sindacati hanno dichiarato che “non cederemo mai a chi di nascosto e senza esporsi cerca di intimidirci” e invitano chiunque possa fare luce su questo episodio a contattare le Forze dell’Ordine.