Giovani sestesi e musulmani a confronto sulla moschea cancellata
L'incontro a poche ore dallo stop definitivo al progetto voluto dall'Amministrazione comunale di Sesto
Giovani sestesi e musulmani per parlare della moschea.
Una serata per discutere della moschea
Una serata, quella di ieri sera, mercoledì, in cui la lista civica dei Giovani Sestesi, i musulmani e i cittadini presenti hanno parlato del destino della moschea di Sesto. Lunedì notte la Giunta di centrodestra ha definitivamente bocciato quella che è considerata la moschea più grande del nord Italia, revocando il diritto di superficie alla comunità islamica.
Una decisione che ha lasciato l'amaro in bocca a molti giovani
"La sestesità è sinonimo di accoglienza e dialogo - ha detto Barbara Macchia, una giovane sestese -L'Amministrazione ha messo i bastoni tra le ruote a chi cercava una soluzione".
Le parole dell'imam
I giovani musulmani parlano attraverso l'imam Abdullah Tchina: "Speriamo ancora che il progetto si faccia. Cercheremo ancora il dialogo. Crediamo ancora in un futuro in città. Non abbiamo mai creato danni o problemi. I nostri giovani sono nati qui, sono sestesi e sognano un Italia e una Sesto multiculturale".
La situazione dopo lo stop alla grande moschea
A Sesto ci sono 4mila musulmani che non hanno più un posto per pregare. "Questa Amministrazione non ha trovato alternative, ha solo detto no - ha detto Paolo Vino della lista civica Giovani Sestesi - Con questa scelta non cancella la presenza dei musulmani in città. Ha ignorato gli appelli del Papa e del decano di Sesto in nome del radicalismo. Ma il terrorismo si sconfigge con l'integrazione".