"Schiavizzava" gli autisti, imprenditore di Pozzuolo condannato
Ha costretto i suoi camionisti a lavorare sino allo sfinimento e a manomettere il cronotachigrafo: per il Tribunale di Milano, che l’ha condannato in primo grado a due anni di carcere con la condizionale, è violenza privata.
Lunedì scorso il giudice Emanuela Rossi ha emesso la sentenza contro Giampaolo Vercesi, titolare dell'Autotrasporti Vercesi di Pozzuolo Martesana, in via Salvo D’Acquisto (con sede operativa a Vignate).
L’uomo aveva costretto cinque autisti a violare le norme sui tempi di guida e di riposo e a manomettere i cronotachigrafi dei camion che usavano.
Il verdetto di primo grado è una condanna a due anni di carcere con la condizionale (e quindi pena sospesa), purché l'accusato versi a titolo provvisionale tremila euro ai dipendenti che si sono costituiti parte civile, come anticipo sul risarcimento che sarà stabilito dal giudice civile.