Omicidio Nista, al processo si esaminano i filmati
Attraverso i filmati delle telecamere di videosorveglianza e le testimonianze di cittadini e operatori ecologici, lunedì mattina al Tribunale di Monza, alla seconda udienza per l'omicidio di Giuseppe Nista, avvenuta il 10 maggio 2012 in via dei Mille a Vimodrone, è stato ricostruito l'itinerario dell'assassino.
Quella mattina, attorno alle 8.30, il killer affiancò la Bmw bianca della vittima in sella a uno scooter condotto da un complice. Scese e crivellò Nista di pallottole. Poi risalì in moto e fuggì.
"Ero in macchina e stavo andando al lavoro - ha raccontato uno dei testimoni - Poi la vettura di fronte a me fece retromarcia e mi venne addosso. Inizialmente non capivo cosa stesse succedendo, poi davanti a quella vettura vidi un uomo con una pistola che sparava"
Ma assassino e complice ebbero problemi con la moto che si spegneva. Così uno abbandonò il casco in un cassonetto per la raccolta della carta in via Tobagi e i guanti in via dell'Artigianato.
Nei filmati delle telecamere si vedono i due malviventi che provano a spingere il ciclomotore.
Alla fine rinunciarono: uno se ne andò a piedi, l'altro con ducendo il mezzo a mano.
Alla sbarra, accusato di omicidio, è Emilio Colantuoni di Paullo, arrestato nel luglio 2016. Contro di lui c'è un profilo di Dna trovato all'interno del casco abbandonato e ritrovato da un operatore ecologico.