Sinistra per Cernusco "cacciata" dalla maggioranza
Sinistra per Cernusco non farà più parte della maggioranza che si è frantumata mercoledì sera in Consiglio comunale sull'atto di indirizzo sull'ampliamento del Carosello.
Sabato pomeriggio le segreterie di Sinistra per Cernusco e delle altre due forze della coalizione, Vivere Cernusco e Pd, hanno incontrato il sindaco Eugenio Comincini. Lo strappo creatosi però è incolmabile e non resta solo che aspettare l'annuncio ufficiale; poi Sinistra per Cernusco uscirà dalla maggioranza.
Che lo scenario fosse cupo si era già capito venerdì, quando Vivere e il Pd in una nota congiunta hanno attaccato la decisione di Sinistra per Cernusco di spaccare la maggioranza sul tema del Carosello. Un attacco che Sinistra per Cernusco ha apreso solo dalla stampa. Già sabato, quando non era ancora avvenuto l'incontro con il primo cittadino, il gruppo rappresentato in Consiglio da Danilo Radaelli e dall'assessore Rita Zecchini aveva replicato duramente al messaggio degli (ormai ex) alleati.
"Siamo stati cacciati da casa nostra - ha sottolineato il gruppo - Ci buttano fuori dalla coalizione per un voto contrario su un progetto estraneo al programma elettorale con cui la nostra maggioranza si era presentata e impegnata con gli elettori. Non è questo il modo di fare politica che ci appartiene. Quanto avevamo da dire contro l'ampliamento del centro commerciale Carosello l'abbiamo detto pubblicamente in Consiglio Comunale e non l'abbiamo mai nascosto ai nostri compagni di squadra. Noi andiamo avanti perché abbiano ancora tanto da dire e da fare per Cernusco. Le nostre porte sono sempre aperte".
Nonostante l'incontro, la spaccatura sembra incolmabile, anche se l'ultima parola, quella del sindaco, non è ancora arrivata.
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