La crisi di maggioranza c'è ma non si vede

Fuochi e fulmini si sono visti nella seduta di Consiglio comunale a Cassina de' Pecchi, ma incredibilmente alla fine non cambia nulla e ognuno resta al suo posto.

La crisi di maggioranza c'è ma non si vede
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La crisi di maggioranza è scoppiata in Consiglio comunale a Cassina de' Pecchi ieri sera lunedì, con tutta la sua veemenza. Fuochi e fulmini si sono visti nella seduta, ma alla fine non cambia nulla e ognuno resta al suo posto.

La crisi di maggioranza

Sandro Medei, ex assessore all'Urbanistica, ha dichiarato ufficialmente (dopo le voci dei giorni scorsi) che il suo gruppo è da oggi fuori da Cassina domani, la coalizione che guida il paese dalle elezioni del 2014. Per questo ha anche cambiato posto in aula, sedendosi di fianco a Luigi Ferrarini, del Movimento civico Cassina Sant'Agata (di minoranza).

Scossone in maggioranza a Cassina nasce un nuovo gruppo

Il comunicato

L'ex amministratore ha comunicato che lui, la presidente del Consiglio comunale, Federica Pancaldi, e l'assessore allo Sport, Matteo Tacconi, d'ora in poi costituiranno un gruppo autonomo nominato Comitato civico Partecipazione e territorio. Lui stesso ne sarà il capogruppo.

Area Nokia

Il motivo del contendere, manco a dirlo, è l'area Nokia. "Pensavamo che dopo i recenti fatti che hanno portato alla mia uscita dalla maggioranza si fosse arrivati a un punto morto - ha detto - Invece, il sindaco ha continuato a lavorare sotto traccia. Ha portato alla maggioranza una nuova proposta frutto di un accordo raggiunto con il privato".

"Sindaco autoritario"

"Si tratta di un comportamento autoritario - ha continuato - E' grave e antidemocratico. Il Comitato civico non si riconosce più in un leader che invece di unire divide. E' venuta meno la fiducia da parte nostra". Medei ha quindi affermato che non sarà intenzione del suo gruppo mandare a casa Mandelli, condannando il paese a un anno di commissariamento (sarebbe la terza volta in altrettante Consialiature).

"Ci atterremo al programma"

"D'ora in poi faremo riferimento solo al programma elettorale che abbiamo sottoscritto - ha concluso - In base a quello decideremo come comportarci sui provvedimenti che di volta in volta saranno portati all'attenzione del Consiglio". Poi durante la seduta ha sempre votato con la maggioranza.

Assessore al suo posto

Nonostante le parole di fuoco pronunciate dal suo capogruppo nei riguardi del sindaco, Matteo Tacconi non ha però annunciato le dimissioni. Né Mandelli ha reagito minimamente, limitandosi a intervenire, quando strettamente necessario, solo e unicamente sugli argomenti della seduta.

La posizione del Pd

Il Partito democratico ha annunciato, per bocca del consigliere Luca Brandi, che il suo gruppo si riserva nei prossimi giorni di decidere come rimanere nella maggioranza (si vocifera anche per loro un'uscita da Cassina Domani). Ha assicurato però l'intenzione di voler portare fino in fondo il programma elettorale.

Le dimissioni di Andrea Parma

Intanto però Andrea Parma (Pd), capogruppo di Cassina domani (assente alla seduta) ha annunciato ufficialmente le sue dimissioni da tale carica attraverso un comunicato letto da Marcello Novelli, il vicesindaco. "L'uscita del Comitato civico dalla coalizione sancisce la fine del centrosinistra in paese, per come era stato pensato nel 2014", ha fatto sapere.

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