Un gesto di coraggio ha bloccato un episodio di violenza domestica a Milano. Un giovane passante ha assistito a una lite furibonda tra due fidanzati in strada, durante la quale l’uomo ha colpito ripetutamente la donna con schiaffi in volto. Senza esitare, il testimone ha agito con prontezza: ha scattato una foto della scena e l’ha immediatamente inviata, insieme a una breve descrizione, alla Polizia di Stato tramite l’applicazione YouPol.
L’intervento lampo della Questura
La segnalazione geolocalizzata e tempestiva ha permesso ai poliziotti dell’Ufficio prevenzione generale della Questura di Milano di intervenire rapidamente sul posto. Gli agenti hanno riportato la calma e scongiurato il rischio che la situazione degenerasse ulteriormente. Grazie alla preziosa testimonianza e al materiale fornito dal giovane, la Divisione anticrimine ha potuto ricostruire l’accaduto con precisione.
Il provvedimento: un ammonimento del Questore per violenza domestica
Sulla base dell’istruttoria condotta, il Questore di Milano ha emesso un provvedimento di ammonimento per violenza domestica nei confronti dell’uomo.
Questo caso è un chiaro esempio di come la segnalazione di un terzo – un vicino, un familiare o, come in questo caso, un passante – possa attivare direttamente questo strumento di tutela rapida. A differenza dell’ammonimento per stalking, che richiede una formale istanza della vittima, quello per violenza domestica può essere emesso d’iniziativa dal Questore proprio a seguito di segnalazioni anonime pervenute all’112 o tramite YouPol, garantendo sempre l’anonimato a chi riferisce.
YouPol e l’ammonimento
L’episodio milanese mette in luce due strumenti cruciali nella lotta alla violenza domestica. YouPol è l’app gratuita della Polizia di Stato che permette di inviare segnalazioni (con foto, video, audio o testo) per episodi di violenza domestica, bullismo o spaccio di droga, in forma anonima e in modalità geolocalizzata.
L’ammonimento del Questore, invece, è un provvedimento amministrativo che ha una forte funzione preventiva e dissuasiva. Offre una tutela rapida alla vittima e può indirizzare l’autore dei maltrattamenti verso percorsi di recupero, prima che i comportamenti sfocino in reati più gravi.
“Non voltarsi dall’altra parte fa la differenza”
Le autorità colgono l’occasione per lanciare un appello alla responsabilità collettiva. Il comportamento del giovane milanese è stato definito “un esempio di civiltà e responsabilità” che dimostra come il coraggio di un cittadino, scegliendo di non ignorare la violenza, possa concretamente fare la differenza e attivare la macchina della protezione e della giustizia. In casi di pericolo imminente, resta fondamentale la chiamata diretta al numero unico di emergenza 112 NUE.