finanziate 5

Ristori ai commercianti dopo i lavori in centro città, solo otto le richieste presentate

I 40mila euro messi a disposizione come contributo a seguito dei disagi subiti a causa dei cantieri erano stati considerati insufficienti, ma sono avanzati

Ristori ai commercianti dopo i lavori in centro città, solo otto le richieste presentate

Molto rumore per nulla. O almeno, per pochi. Sono solamente otto i commercianti che hanno presentato domanda per i ristori a seguito dei disagi subiti durante i lavori di riqualificazione del centro storico.

Poche domande arrivate in Comune

All’epoca erano state chieste riunioni nel Comune di Cassano d’Adda e non erano mancate critiche e proteste sui minori incassi che il cantiere avrebbe portato. Ma, a fronte di un centinaio di attività, sono arrivate solo otto richieste di contributo.

Gli interventi, che avevano interessato via Vittorio, piazza Garibaldi e le vie limitrofe, creando difficoltà ai negozianti, costretti a fare i conti con il rallentamento del traffico e delle vendite per diversi mesi. L’Amministrazione aveva quindi stanziato 40mila euro per i ristori, cifra criticata da alcuni consiglieri di minoranza e dal presidente di Confcommercio Adda Milanese Giuseppe Legnani, che avevano sottolineato come la somma fosse troppo esigua per coprire adeguatamente i disagi subiti dai commercianti.

I numeri sono chiari: sebbene non si tratti di un importo elevato, si è rivelato comunque sufficiente per chi realmente ne aveva bisogno. Su un totale di otto richieste pervenute dalle attività delle piazze e delle vie coinvolte, cinque sono state ammesse al contributo, a dimostrazione che la misura ha risposto alle necessità più urgenti del settore. Le altre tre sono state escluse, una per mancanza dei requisiti e le altre due poiché le perdite registrate erano inferiori al 20% del fatturato o per via di situazioni debitorie con il Comune che ne hanno impedito l’accesso al sostegno

ha spiegato il sindaco Fabio Colombo.

Le attività ammesse hanno ricevuto un contributo tra i mille e i duemila euro in base alla zona di appartenenza (per un totale di 8mila euro).

La Giunta ha deciso di dare il massimo del contributo previsto anche se le percentuali di perdite erano previste in una fascia inferiore. Il bilancio finale appare positivo sia per il commercio locale sia per la rigenerazione urbana. Infatti, nonostante le critiche iniziali, i 40mila euro si sono rivelati sufficienti a coprire i disagi delle attività davvero colpite dai lavori. Le tre domande escluse indicano che, da un lato, non tutte le imprese hanno subito perdite significative e, dall’altro, che alcune non erano in regola con le posizioni fiscali o amministrative. La polemica riguardo all’elemosina” di 40mila euro (che aveva sollevato Legnani, ndr) si è quindi ridimensionata, rivelando che il contributo è stato mirato e non un intervento indiscriminato

ha proseguito il primo cittadino.

L’Amministrazione, basandosi sui numeri, ha quindi rispedito ogni accusa al mittente.

Questo risultato ci fa comprendere che, sebbene l’intervento possa aver causato difficoltà nel breve periodo, offre anche opportunità di sviluppo a lungo termine, grazie alla riqualificazione degli spazi urbani e delle piazze. Questa iniziativa non è solo una risposta ai disagi, ma un segnale dell’importanza del commercio di vicinato, che continua a essere una colonna portante della vita cittadina. Con la nuova piazza Garibaldi e la rinnovata via Veneto, il centro storico è pronto a diventare un polo di attrazione. Ora, la palla passa agli esercenti, che dovranno cogliere l’opportunità di questi investimenti per contribuire al rilancio dell’economia locale e rendere il centro storico ancora più vivace e competitivo.

Il presidente di Confcommercio Adda Milanese Legnani non ha ancora messo la parola fine alla questione:

Attualmente l’Amministrazione non ha ancora condiviso i dati ufficiali relativi all’operazione associata al bando ristori – ha detto – Per questo motivo, prima di formulare qualsiasi opinione, riteniamo necessario effettuare un’analisi approfondita. Solo in seguito proporremo l’istituzione di un nuovo tavolo di confronto con la Giunta, con l’obiettivo di definire un diverso utilizzo delle risorse residue, prioritariamente a beneficio delle attività commerciali

ha detto.