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A 19 anni in cattedra: Ernesto Fedele è il professore più giovane d’Italia

Viene da Sapri e insegna all'Itsos Marie Curie di Cernusco sul Naviglio

A 19 anni in cattedra: Ernesto Fedele è il professore più giovane d’Italia

Ha solo 19 anni, ma è già in cattedra, soprattutto in laboratorio, dove trasmette competenze e passione per l’informatica. Si chiama Ernesto Fedele, arriva da Sapri, in provincia di Salerno, ed è attualmente il professore più giovane d’Italia assunto all’Itsos Marie Curie di Cernusco sul Naviglio.

Originario di Sapri

Diplomato lo scorso giugno all’istituto tecnico Leonardo da Vinci, indirizzo Informatica, Fedele aveva le idee chiare fin da subito: «Ho sempre pensato di insegnare». Dopo il diploma ha iniziato a lavorare in un’azienda di Maranello, occupandosi anche di supporto software per i dipendenti della Ferrari. In parallelo, però, ha deciso di tentare la strada dell’insegnamento, partecipando al concorso per la classe B016 (insegnante tecnico-pratico di Informatica e Telecomunicazioni).

Un percorso affrontato con successo: prova pratica superata con il punteggio massimo di 100/100 e abilitazione ottenuta. A quel punto la scelta è stata naturale: lasciare il lavoro in azienda e mettersi a disposizione del Ministero dell’Istruzione e del Merito.

L’abbinamento con l’Itsos Marie Curie di Cernusco sul Naviglio, che tra i suoi indirizzi tecnici offre proprio Informatica e Telecomunicazioni, è stato immediato. Così, il 10 novembre, Fedele ha fatto le valigie ed è arrivato in Lombardia.

Non è un contesto del tutto nuovo: ho alcune conoscenze da queste parti e sapevo cosa aspettarmi. Mi trovo bene: vivo a Brugherio e vengo qui a insegnare.

“Sentirsi chiamare prof è una bella sensazione”

In aula si confronta con studenti che hanno pochi anni in meno di lui:

Sentirsi chiamare “prof” è una bella sensazione. Il fatto di essere vicino d’età ai ragazzi forse aiuta il rapporto, c’è più affinità.

Io mi occupo della pianificazione delle attività di laboratorio e della preparazione delle lezioni. È un’esperienza che mi piace molto.

A supportarlo ci sono i colleghi e il dirigente scolastico Umberto Pesce, anche lui con un solido passato nel mondo dell’Informatica e delle Telecomunicazioni. Originario di Lauria (Potenza), a pochi chilometri da Sapri, Pesce si è laureato all’Università di Pisa e ha lavorato alla Siemens di Cassina, prima di dedicarsi completamente all’insegnamento fino a diventare preside.

Un contesto ideale per Fedele, quello dell’Itsos, che secondo la classifica Eduscopio risulta il primo istituto tecnico della Città metropolitana per percentuale di studenti assorbiti dal mondo del lavoro dopo il diploma. Un ambiente in linea con il suo percorso e con la sua attitudine, lui che, appena diplomato, si è subito messo alla prova.

Ora, con l’avvicinarsi del Natale, il giovane professore già immagina il ritorno a Sapri per le vacanze, con il treno carico di storie da raccontare sui suoi primi due mesi da docente.