Ieri, mercoledì 3 dicembre 2025, il Consiglio comunale di Cernusco sul Naviglio ha approvato un ordine del giorno proposto da Cernusco Possibile – Avs per “accelerare” l’iter legislativo per l’approvazione del disegno di legge cosiddetto sul consenso libero e attuale, in base al quale viene stabilito che in assenza di una manifesta e continuativa adesione del partner il rapporto non è tale, ma è una violenza sessuale.
Consenso bipartisan
L’ordine del giorno è stato approvato da tutti i gruppi di maggioranza con accorati e appassionati interventi tra gli altri di Miriam Galimberti e Lucia Albini del Pd e Lorenzo Patrucco (Cernusco Possibile).
Così Patrucco:
Voglio spiegare il nome dell’ordine del giorno, e il perché dei due aggettivi che accompagnano la parola consenso, e lo faccio citando direttamente un ottimo articolo di Antonella Mariani, uscito su Avvenire, che dice che il consenso in questo caso viene definito come “Libero, cioè dato volontariamente, come libera volontà della persona, non frutto di costrizione, ricatto, abuso di potere… Attuale cioè riguardante quel momento specifico, mantenuto durante il rapporto, non un “sì” dato in passato o presunto in virtù di una relazione stabile. Per esemplificare, una parte può tirarsi indietro anche dopo aver accettato l’approccio: in questo caso l’atto non è più consensuale.
D’accordo tra le minoranze anche i tre consiglieri di Vivere Cernusco, anche se Danilo Radaelli ha precisato che, ha sentito alcuni pareri “della sua parte” che specificano che su alcuni punti occorre ancora lavorare.
Voti favorevoli, ma in solitaria da Claudio Mereghetti (Dimensione Cernusco) e Lorenzo Gaviraghi (Cernusco al centro). Il primo ha spiegato che c’è stata discussione nel gruppo sul voto da esprimere, per cui la sua adesione sarebbe stata unicamente personale.
Voto favorevole anche da Lorenzo Moscon (Dimensione Cernusco) e Daniele Cassamagnaghi (Forza Italia).
Maurizio Binelli e Giusy Vaiarello (Fratelli d’Italia) si sono invece astenuti, spiegando che il rallentamento dell’iter non è dovuto alla volontà di qualcuno di insabbiare il disegno di legge, ma per alcuni rilievi mossi dalla senatrice della Lega Giulia Buongiorno, che è avvocata e che ha chiesto di approfondire per eliminare ogni criticità.
Il testo del documento alla luce del rallentamento dell’iter legislativo del disegno di legge, approvato alla Camera, ma bloccato in Senato, impegna il Consiglio comunale a sollecitare il Parlamento a procedere spedito verso l’approvazione di una legge equa e che mette nero su bianco la violenza. La sintesi della legge è “Solo sì è sì”.