Dopo il suono della campanella c’è chi sceglie di tornare a casa e chi, invece, resta a scuola per continuare a imparare. Niente matematica, italiano, storia o filosofia, ma passione e aspirazioni che, in futuro, potranno diventare una professione. Sono gli studenti del corso di giornalismo dell’Istituto d’istruzione superiore Machiavelli di Pioltello, un progetto che da una ventina d’anni viene proposto ai ragazzi dalla prima alla quinta superiore.
Il corso di giornalismo del Machiavelli
Un momento pensato per mettersi alla prova con gli strumenti di comunicazione, ma anche per incontrare professionisti del mondo dei media, conoscere i loro percorsi e toccare più da vicino il mondo del lavoro
ha spiegato la professoressa Elena Ravanelli che del corso è la referente e l’anima. Un’occasione anche di socializzazione e di conoscenza trasversale visto che, nella stessa aula, si trovano studenti di classi diverse, dai “pivellini” del primo anno sino ai più esperti che nel 2026 dovranno sostenere la Maturità.
Giovedì si è tenuta una lezione speciale per i frequentanti del corso perché a indossare le vesti di docente per un giorno è stato il responsabile di redazione della Gazzetta della Martesana Marco Tirabassi. Argomento dell’incontro i video-servizi giornalistici, ossia come dare notizie e informare le persone utilizzando una videocamera. Una lezione tutt’altro che teorica visto che gli studenti, dopo una breve infarinatura generale dei rudimenti del reportage, si sono messi all’opera per confezionare un servizio che sarà trasmesso sul telegiornale regionale in onda su Telecity Netweek, il canale 13 del digitale terrestre di proprietà dell’editore anche della Gazzetta della Martesana.
I ragazzi, divisi in gruppi, hanno scritto il testo del servizio cercando di sintetizzare al meglio la storia del corso di giornalismo e le finalità del progetto. Nel contempo altri si occupavano di confezionare le riprese da utilizzare e di intervistare la professoressa Ravanelli, che si è prestata per questo “compito” atipico. Al di là del risultato, gli aspiranti giornalisti in erba si sono guadagnati i complimenti per l’attenzione e l’impegno dimostrato, ma soprattutto per la voglia di mettersi in gioco in un campo ben distante da quello che imparano tutti i giorni tra i banchi. Testimoniando, ancora una volta, la bontà di questo corso che è ormai diventato un riferimento per l’attività extracurricolare del Machiavelli.