I Carabinieri della stazione locale hanno eseguito un’ordinanza di allontanamento dalla casa familiare e di divieto di avvicinamento alla persona offesa, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bergamo lo scorso 7 novembre, nei confronti di un uomo peruviano di 55 anni residente a Fara Gera d’Adda.
Maltrattamenti che proseguivano da un anno
La misura cautelare fa seguito a una denuncia presentata il 16 ottobre dalla moglie 50enne, anch’essa residente nel comune. La donna ha raccontato ai militari dell’Arma di aver subito, per circa un anno, ripetuti maltrattamenti fisici e psicologici da parte del marito.
Secondo quanto ricostruito, la relazione coniugale era progressivamente peggiorata a causa di episodi di gelosia e violenza. La donna era oggetto di continue offese e percosse, a volte in presenza della figlia minorenne. A ottobre, la vittima aveva deciso di lasciare spontaneamente l’abitazione di sua proprietà, trovando rifugio presso parenti.
L’inizio dello stalking
Rimasto solo nella casa, l’uomo aveva reagito con comportamenti vendicativi, danneggiando alcuni oggetti all’interno dell’abitazione e inviando alla moglie messaggi minatori e ingiuriosi. In diverse occasioni, si era anche presentato sotto l’abitazione dei parenti dove la donna risiedeva temporaneamente.
I Carabinieri, mantenendo un costante contatto con la vittima, hanno documentato ogni episodio, segnalando tutto all’Autorità Giudiziaria, che ha quindi disposto la misura cautelare. L’uomo ha ora lasciato definitivamente l’abitazione familiare, trasferendosi in un altro Comune.
L’intervento delle Forze dell’ordine e dell’Autorità giudiziaria ha quindi posto fine a una situazione di violenza domestica protrattasi per mesi, restituendo alla donna un primo importante passo verso la sicurezza e la serenità.
L’impegno dei Carabinieri contro la violenza sulle donne
In generale è costante l’impegno dei Carabinieri per la tutela delle vittime di violenza di genere. I risultati conseguiti nell’ultimo mese nella Bergamasca rispecchiano un trend in tendenziale aumento rispetto al passato, probabilmente associato ad un aumento delle denunce, scaturito da una maggiore presa di coscienza e di fiducia nella rete antiviolenza da parte delle vittime.
In particolare, nel periodo compreso tra il 23 ottobre e il 25 novembre, i reparti dipendenti hanno deferito all’Autorità Giudiziaria oltre 170 persone: si tratta di procedimenti che, in alcuni casi, hanno condotto all’emissione di misure cautelari personali disposte dal Gip, a seguito
delle richieste formulate dalla Procura della Repubblica di Bergamo, in base alle denunce e alle approfondite risultanze delle indagini condotte dai Carabinieri.