Il caso

Quattordici famiglie con bimbi senz’acqua in casa, arriva la svolta: riaperti i contatori

La vicenda di una corte di Brugherio ha ancora diversi aspetti da chiarire: che fine hanno fatto i pagamenti?

Quattordici famiglie con bimbi senz’acqua in casa, arriva la svolta: riaperti i contatori

È tornata l’acqua nelle case della corte di via Sant’Albino 29, sul lato di Brugherio dell’arteria di confine con Monza. Dopo gli articoli della Gazzetta della Martesana e del Giornale di Monza, che all’inizio di novembre 2025 hanno concorso ad accendere i riflettori pubblici sul caso, la situazione si è sbloccata.

Torna l’acqua nelle case di 14 famiglie

A darne notizia è stato il Comitato Sant’Albino San Damiano, che dopo i nostri servizi ha avviato un’azione di “pressing” che, a oggi, ha portato a un primo risultato. Il tutto con la collaborazione di altri attivisti e della San Vincenzo de Paoli.

“Dopo quasi due mesi d’interruzione imposta da BrianzAcque per una pesante morosità accumulata, l’acqua è tornata a sgorgare dai rubinetti degli inquilini – hanno sottolineato dal comitato – Per le famiglie coinvolte (14, ndr), quasi tutte migranti e con bambini piccoli, significa evitare finalmente l’umiliante ed estenuante pellegrinaggio quotidiano con la taniche tra le fontanelle della zona, potersi lavare e avere il riscaldamento. Il ritorno a una vita civile nel 2025 nella Brianza ai vertici delle classifiche sulla qualità della vita”.

La pesante morosità accumulata

Determinante è stata anche l’azione dell’Amministrazione comunale di Brugherio e della società che gestisce il ciclo idrico in provincia di Monza e Brianza, “che ha accettato almeno per l’intero inverno di riaprire il contatore in attesa di un chiarimento sul debito accumulato per il mancato pagamento delle bollette dell’acqua dalla proprietà dello stabile – hanno proseguito dall’associazione di quartiere – Si parla di almeno 40/45mila euro”.

I proprietari ancora irreperibili

Ora bisogna capire a chi toccherà l’impellenza del saldo.

“Restano ancora tutti da verificare molti aspetti della vicenda, a partire da un check-up sulla regolarità di tutti i contratti di affitto dei vari appartamenti e su come sono stati spesi dai proprietari (che sono ancora irreperibili) i soldi incassati dagli inquilini, che sostengono di aver già versato nelle mani degli stessi proprietari le spese richieste a suo tempo”, hanno aggiunto.

Su questi aspetti risulta che anche la Polizia Locale brugherese voglia vederci chiaro. Intanto il Comitato Sant’Albino San Damiano continuerà a monitorare la situazione. Per il 13 dicembre 2025 la vicecoordinatrice della Consulta di quartiere di Sant’Albino Desiree Rivolta ha lanciato un appello per la raccolta di prodotti per la pulizia e di generi alimentari per le famiglie dell’immobile di via Sant’Albino 29.