L'intervento

Sgomberata l’ex sede del Cap occupata dai senzatetto: ora sarà abbattuta per il progetto Torriani

Operazione della Polizia Locale di Cologno Monzese: al posto dello stabile dismesso sorgerà una palazzina per l'housing sociale

Sgomberata l’ex sede del Cap occupata dai senzatetto: ora sarà abbattuta per il progetto Torriani

Cumuli di rifiuti, panni stesi ad asciugare, tavole imbandite, dei letti, valigie, una carrozzina (probabilmente di provenienza furtiva e utilizzata per mendicare) e un generale degrado, con seri rischi igienico sanitari per gli stessi inquilini abusivi. Basti pensare che sui muri c’erano anche le tracce di un incendio, forse appiccato per garantirsi un po’ di calore in queste prime notti in cui le temperature hanno iniziato a scendere verso lo zero.

Sgomberata l’ex sede del Cap di Cologno

Questa la situazione che la Polizia Locale di Cologno Monzese guidata dal comandante Fabio Scupola si è trovata davanti quando ha varcato la soglia dell’ex sede Cap di via Pergolesi, diventata rifugio per senzatetto.

“L’intervento dimostra come le segnalazioni dei cittadini non vengano sottovalutate – ha detto l’assessore alla Sicurezza Alessandro Del Corno – Quello di via Pergolesi non è l’unico caso di occupazioni abusive: gli sgomberi proseguiranno, anche per tutelare la stessa incolumità degli occupanti”.

L’edificio già nelle scorse settimane era finito sotto la lente degli agenti del Polo della sicurezza, che avevano provveduto ad allontanare le persone presenti. E poi è toccato alla pulizia e alla rimozione dei rifiuti, che aprirà ora le porte alla fase 2.

Si avvicina la fase 2: l’edificio sarà abbattuto

L’area di proprietà comunale, alle spalle dell’Esselunga, verrà infatti consegnata a Officine Mak, operatore responsabile del Piano attuativo Torriani di corso Roma, affinché si inizino le operazioni di demolizione. Al suo posto e sullo stesso sedime, secondo quanto previsto dalla convenzione legata al progetto di rigenerazione urbana, sorgerà di una nuova palazzina di edilizia pubblica di tre piani fuori terra, con un investimento privato (a beneficio del pubblico) di circa 2,4 milioni di euro.

La costruzione di una palazzina per l’housing sociale

Gli appartamenti per l’housing sociale saranno 13, tra monolocali, bilocali e trilocali per le famiglie più numerose, con un giardino privato di pertinenza degli inquilini e un altro, invece, a uso pubblico. Il tutto per alleggerire la tensione abitativa, con una particolare attenzione al tema della disabilità e del “Dopo di noi”.