“Non è amore se ti fa male”: sono le parole di Noemi Durini, la giovane di Lecce uccisa dal fidanzato pochi giorni dopo aver pubblicato un post su Facebook in cui rifletteva sul “non amore”. Un messaggio forte, che l’Amministrazione di Pioltello ha scelto come simbolo della campagna di sensibilizzazione in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.
Una mostra per dire “no” alla violenza
Anche quest’anno sono state realizzatele sagome rosse di silhouette di donne che riportano le parole di Noemi, posizionate in più punti della città, simbolo della presenza e della memoria di tutte le vittime di violenza, ma anche della forza di chi sceglie di dire “basta”.
Per la ricorrenza del 25 novembre, inoltre, l’assessorato alle Pari opportunità ha organizzato la mostra “Io non ci sto più. L’amore non è possesso”, allestita presso la sala Eventi della biblioteca comunale, che sarà inaugurata martedì 25 novembre, alle 18, e sarà aperta al pubblico fino al 6 dicembre negli orari di accesso alla biblioteca. L’esposizione raccoglie quadri, disegni e grafiche realizzati da Anna Iadarola e Roberta De Chiara, madre e figlia, che attraverso la loro arte vogliono sensibilizzare sul tema della violenza di genere, veicolando il messaggio forte e chiaro: “Io non ci sto più. L’amore non è possesso”.
L’arte è un linguaggio potente, capace di parlare al cuore e di far riflettere – ha spiegato Jessica D’Adamo, assessore con delega alle Pari opportunità – Con questa mostra, che viene inaugurata proprio il 25 novembre, vogliamo dire con forza che l’amore non è controllo o violenza. Sono felice di ospitare due artiste donne, madre e figlia, due pittrici locali che hanno deciso di mettere a disposizione le loro opere per sensibilizzare su questo tema, la violenza di genere, che purtroppo è sempre più un’emergenza.
In esposizione anche i lavori realizzati dagli studenti della scuola secondaria di primo grado dell’istituto scolastico Iqbal Masih, frutto del progetto inserito nel Piano del diritto allo studio 2025-26, a testimonianza dell’importanza di un’educazione al rispetto e all’affettività sin dai primi anni.