Un viaggio iniziato per gioco e diventato un trionfo nazionale. Da Vignate, fino al palco e al trionfo a Io canto Family, Mario e Matteo Verga hanno regalato emozioni e una storia fatta di passione e talento.
L’inizio di un sogno condiviso
La passione per il canto, per Mario Verga, nasceva già da bambino, davanti allo specchio e con una spazzola al posto del microfono. Oggi quel sogno ha preso forma accanto a suo figlio Matteo, con la vittoria a Io Canto Family.
Cantavo davanti allo specchio, avevo dieci anni e mi sentivo libero — ha raccontato Mario — poi la vita è andata avanti, ma la passione è rimasta lì, in attesa del momento giusto.
Quel momento è arrivato quando Matteo, quasi per gioco, ha iniziato a cantare.
Io da piccolo ballavo — ha sorriso Matteo — ma una sera ho provato un brano. Da lì è cambiato tutto: è diventata la cosa più bella da fare insieme.
La proposta della New Style Dance di Lino Villa ha fatto il resto, aprendo loro la strada verso i provini e poi verso il palco del programma.
Ogni passo era una vittoria — hanno ricordato — non contava arrivare primi, contava esserci insieme.
L’abbraccio di Vignate e una vittoria che unisce
Tutto il paese si è stretto attorno ai Verga in un sostegno continuo e affettuoso, come ha svelato Mario:
Vivo a Vignate da quando ho sette anni e l’affetto che ci ha travolti è stato incredibile. Un bambino mi ha abbracciato fortissimo al centro commerciale… sono cose che ti restano dentro».
Matteo ha ribadito quanto il calore del paese sia stato fondamentale:
Ogni puntata ci arrivavano complimenti e incoraggiamenti. Sapere che tutto il paese era davanti alla TV ci dava una forza enorme.
La loro vittoria è diventata un simbolo per la comunità, ma soprattutto una storia di riscatto personale.
Una rivincita che nasce dal dolore e diventa forza
Per Matteo, il percorso televisivo è stato anche un capitolo importante della sua crescita.
Da adolescente ho vissuto episodi di bullismo, stavo quasi per lasciare tutto ciò che amavo perché dicevano che ero diverso. Ma diverso da cosa? Ero semplicemente me stesso.
Una figura fondamentale lo ha aiutato a reagire: sua nonna Maria.
Mi diceva sempre: Ognuno è una persona stupenda, nessuno può dirti che vali meno di lui. Quella frase è diventata il mio faro.
Da allora Matteo non ha più nascosto le sue passioni e spera di portare un messaggio forte nelle scuole, attraverso la musica, contro il bullismo.
I sogni vanno difesi, anche quando sembrano impossibili. Prima o poi la propria rivincita arriva.
Padre e figlio hanno voluto dedicare il trofeo alla famiglia e a tutte le persone che li hanno sostenuti:
Dedico la vittoria alla nonna, che ci avrà visto da lassù, e alla mia famiglia, che ha vissuto ogni emozione con noi».

Il futuro tra musica, progetti e gratitudine
Il successo non ha cambiato l’essenza dei Verga, che continuano a vivere la musica come un legame insostituibile.
Siamo rimasti noi stessi, la musica è il nostro modo di stare insieme.
Un ringraziamento speciale va alla New Style Dance, che li ha seguiti e sostenuti per tutto il percorso.
Sono una seconda casa, saperti circondato da persone che credono nei tuoi sogni è un dono.
E oggi, ripensando a quel bambino con la spazzola davanti allo specchio, Mario si concede un momento di emozione:
Ogni volta che vedo Matteo sul palco penso a quel ragazzino. Solo che ora, accanto a lui, c’è mio figlio e un microfono vero. È la canzone più bella della mia vita.