La leggendaria corsa ciclistica tornerà a Cassano d’Adda a sessant’anni dalla vittoria del “Biondino di Groppello”.
Cassano d’Adda ospiterà una tappa del Giro d’Italia
La notizia, nell’aria da qualche settimana, è ormai trapelata: il 27 maggio 2026 i partecipanti partiranno dalla città per andare nel Trentino. L’evento è stato voluto per festeggiare i sessant’anni dalla vittoria della Maglia Rosa del campione Gianni Motta.
Nel 2026 si festeggiano i sessant’anni dalla vittoria del Giro d’Italia del nostro campione con la partenza di una tappa del giro a Cassano d’Adda.
A darne notizia è stata la Fu-Fa, appellativo di Furono Famosi, squadra amatoriale di ciclismo cassanese, riferendosi all’amico Gianni Motta, maglia rosa nel Giro d’Italia 1966.
L’informazione era già nell’aria da qualche settimana ed è stata confermata anche dal quotidiano Tuttosport che indica la data della tappa: 27 maggio con partenza dalla città e rotta verso il Trentino.
Il Giro d’Italia 1966, 49esima edizione della “Corsa Rosa”, si svolse in ventidue tappe dal 18 maggio al 9 giugno per un percorso totale di 3 976 chilometri. In quell’edizione fu introdotta la classifica a punti. Motta, oltre a vincere la classifica generale, s’impose in due tappe e nella graduatoria a punti.
Sul sito di Rcs sport sono riportate le date della manifestazione del prossimo anno, che si terrà dal 9 al 31 maggio 2026.
Il Giro aveva già fatto tappa in città nel 2016, a cinquant’anni anni dal successo del cassanese. La Molveno-Cassano venne vinta dal tedesco Roger Kluge, plurititolato della pista. Quella volta fu ospitato un arrivo, l’anno prossimo sarà una partenza.
I successi del campione cassanese
Conosciuto come “Il biondino di Groppello”, è nato in realtà a Cassano il 12 marzo 1943, anche se la sua venuta al mondo venne registrata il giorno successivo, il 13. Dopo la quinta elementare ha lasciato la scuola per aiutare i genitori in cascina; all’età di 14 anni trova lavoro come pasticcere nella storica industria dolciaria Motta. E’ proprio in quel periodo che, dovendo percorrere ogni giorno sessanta chilometri in bicicletta, viene notato e segnalato al patron della Faema Macchi, sponsor di numerose squadre sportive.
A 16 anni ha preso la licenza di Esordiente, a 17 è passato tra gli Allievi dove, in tre anni, ha ottenuto ben 39 successi tra cui il Giro della Provincia di Como e il Campionato italiano di categoria. Nel 1963, tra i Dilettanti, ha vinto tredici corse sotto la supervisione di Vittorio Seghezzi. Ha poi rifiutato di partecipare alla Corsa della pace e alla cronosquadre dei mondiali su strada di Ronse, entrambe da correre con la Nazionale dilettanti, motivo per cui, per penalità, è stato escluso anche dalla prova iridata individuale.
Nel 1964, con la divisa della Molteni, passa al professionismo. A maggio, al Tour de Romandie, ha ottenuto la prima vittoria da pro nella tappa di Le Locle, cui seguono altri sei successi: nella tappa di Biella al Giro d’Italia (che chiuderà al quinto posto), la Coppa Bernocchi, il Gran premio Besana e quello Molteni, il Giro di Lombardia in solitaria davanti a Carmine Preziosi e il Trofeo Baracchi in coppia con Giacomo Fornoni. Tra le sue vittorie più importanti, che hanno portato il nome di Cassano d’Adda in giro per l’Europa. c’è il Giro d’Italia del 1966 nel quale ha battuto Italo Zilioli aggiudicandosi anche due tappe.
Il servizio completo con i commenti del campione Gianni Motta e altri nell’edizione della Gazzetta dell’Adda in edicola e nell’edizione sfogliabile online per smartphone, tablet e Pc da sabato 8 novembre 2025.