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“IV Novembre, una data che appartiene alla nostra memoria”

La sindaca Paola Colombo ha ricordato l'impegno delle Forza armate nel passato come nel presente. Ha parlato anche dell'impegno di tutti per le guerre quotidiane, come quella contro la violenza sulle donne

“IV Novembre, una data che appartiene alla nostra memoria”

Le battaglie di oltre cento anni fa e quelle di oggi. Celebrazioni del IV Novembre bagnate dalla pioggia, ma come sempre molto partecipate a Cernusco sul Naviglio.

Dalla Leggenda del Piave all’inno nazionale

Dopo la Messa il corteo accompagnato dalla Banda de Cernusc, ha raggiunto piazza Martiri della libertà dove si trova il monumento ai caduti, omaggiato dalle autorità civili e militari.

Il corpo musicale ha proposto come sempre motivi molto attesi che hanno fatto da colonna sonora all’evento e in particolare La Leggenda del Piave, il Silenzio fuori ordinanza e l’inno nazionale.

C’erano la sindaca, Paola Colombo, il vice, Alessandro Galbiati, gli assessori, il presidente del Consiglio comunale Daniele Restelli, alcuni membri del Consiglio comunale, il comandante della Polizia Locale Massimo Paris e il luogotenente Piergiuseppe Palmieri, comandante della stazione cittadina dei Carabinieri.

Presenti anche numerose associazioni, tra cui l’Associazione nazionale dei Carabinieri, il Gruppo Alpini Cernusco, la sezione cittadina dell’Associazione Bersaglieri, l’Anpi Cernusco e la Croce bianca Cernusco.

“Una data che appartiene alla nostra memoria”

Al monumento la prima cittadina, dopo la deposizione e l’omaggio alla  ha tenuto il tradizionale discorso nel quale ha ricordato che il 4 Novembre, festa dell’Unità d’Italia, delle Forze armate e anniversario della vittoria nella Prima guerra mondiale è una data che appartiene alla nostra memoria.

Oggi le Forze armate italiane sono garanti di pace, sicurezza e solidarietà. Le vediamo impegnate spesso insieme alla Protezione civile nei soccorso in seguito alle calamità naturali, nella protezione del territorio, nel sostegno alla popolazione nei momenti di emergenza, nella difesa dei civili e nelle missioni internazionali di pace.

L’attenzione si è poi soffermata proprio sul valore della pace che al giorno d’oggi sembra quantomai fragile e inerme. Cultura e giustizia sociale sono due strumenti che rafforzano la diplomazia per affermarne l’importanza. Un compito in cui le Forze armate hanno un ruolo determinante.

Colombo ha poi ricordato i caduti nelle guerre e in generale chi muore onorando la divisa, con un particolare riferimento a quanto accaduto a Castel d’Azzano nel Veronese dove tre Carabinieri sono morti uccisi mentre svolgevano il proprio dovere.

Le battaglie di oggi

Colombo ha poi ricordato i conflitti quotidiani e la guerra che si diffonde attraverso i messaggi di odio sui social.

Vi propongo due parole che hanno un grande significato: rispetto e gentilezza. Rispetto è antidoto all’odio: per la dignità di ogni persona, per le differenze, la fragilità.

Gentilezza non è debolezza, ma coraggio. La scelta di restare umani anche quando sarebbe più facile rispondere con rabbia. Vuol dire ricordare che le differenze non sono minacce, ma ricchezza.

Essere cittadini oggi vuol dire usare le parole come strumenti di pace e non di ferita. Ognuno di noi può contribuire a un clima più giusto, più rispettoso e più umano.

L’impegno contro la violenza sulla donne

Tra le battaglie quotidiane la sindaca ha poi ricordato quella contro la violenza sulle donne definita una “battaglia che riguarda tutti, nessuno escluso”.

E’ un problema che dobbiamo combattere uniti come istituzioni, Forze dell’ordine e cittadini facendo più rumore possibile.

E serve una comunità che si faccia sentinella del rispetto e della gentilezza, che non giri lo sguardo altrove.

Il Consiglio comunale dei ragazzi

Alle celebrazioni sono intervenuti anche la presidente e il vice del Consiglio comunale dei ragazzi che hanno ricordato con profondo senso di rispetto e gratitudine il sacrificio dei soldati nella Prima guerra mondiale e in generale in tutte le guerre.