Il 27 ottobre 2025, a Milano, i Carabinieri del Comando provinciale di Milano hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro propedeutico alla confisca, emesso il 7 ottobre, dal Tribunale di Milano-Sezione Autonoma Misure di Prevenzione, su proposta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di un 50enne, pluripregiudicato, attualmente detenuto, a capo di un’associazione criminale dedita al traffico di sostanze stupefacenti e finalizzata alla commissione di reati di natura fiscale, espressione del clan calabrese Mancuso di Limbadi (provincia di Vibo Valentia).
Maxi sequestro per l’operazione “Old Irons”
Il provvedimento rappresenta il risultato di un’approfondita attività di indagine patrimoniale svolta dal Nucleo Investigativo di Milano e della Sezione di Polizia Giudiziaria presso la locale Procura, a seguito dell’indagine “Old Irons” condotta dai Carabinieri dell’Investigativo che, il 25 febbraio 2025, ha portato all’arresto di 12 soggetti italiani, ritenuti responsabili (a vario titolo) dei reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi da fuoco, usura, ricettazione, falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, emissione di fatture per operazioni inesistenti, associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati di natura fiscale quali intestazioni fittizie di beni immobili e quote societarie, riciclaggio e autoriciclaggio, operanti nelle province di Milano, Monza e Brianza e Vibo Valentia.
I beni di un 50enne intestati a prestanome
In particolare, è stato accertato che il destinatario della misura reinvestiva i proventi illeciti, derivanti soprattutto dai traffici di droga, in altre attività apparentemente lecite, intestandole a dei prestanome. Gli accertamenti di natura patrimoniale sono riusciti a dimostrare “la rilevante sperequazione economica tra i redditi leciti dichiarati dall’indagato rispetto al suo tenore di vita e al valore dei beni (mobili, immobili e finanziari) di cui lo stesso risultata titolare o di cui ha la concreta disponibilità, nonché concreti elementi che delineano in maniera chiara l’esistenza di diversi prestanome, incaricati di occuparsi della gestione di parte del patrimonio finanziario riconducibile al proposto, frutto di attività delittuose”, hanno evidenziato dal Comando provinciale dell’Arma.
Sigilli anche a un bar-tabaccheria e a un benzinaio
Nel dettaglio, sono stati sottoposti a sequestro un bar-tabaccheria, un distributore di carburante con annesso autolavaggio, conti correnti e depositi bancari di denaro contante, due appartamenti, 15 autorimesse, altrettanti terreni edificabili e otto orologi di lusso per un valore complessivo di circa 3 milioni di euro.