13 presenze su 42 sedute

Il consigliere assenteista difeso dal sindaco

Il primo cittadino ha chiesto al segretario come modificare il regolamento per consentirgli di partecipare da remoto

Il consigliere assenteista difeso dal sindaco

Un regolamento ad hoc per venire incontro… al consigliere assenteista. Ma c’è anche chi non tollera questo comportamento, considerato poco rispettoso nei confronti di chi lo ha eletto.

Ha collezionato 28 assenze su 41 sedute

Torna a far discutere la questione del consigliere della Lega di Cassano d’Adda Andrea Zappa, che ha collezionato 28 assenze su 41 sedute di Consiglio comunale.

Nei mesi scorsi il presidente Giovanni Albano e alcuni membri di opposizione avevano condannato questo comportamento, chiedendo che si dimettesse per lasciare spazio ad altri.

Il sindaco Fabio Colombo non aveva preso una posizione ferma, affermando solo che “ognuno è libero di svolgere il proprio mandato come meglio ritiene. E’ stato eletto dai cittadini e saranno loro a giudicarlo”.

Ora, invece, il primo cittadino si è schierato in sua difesa, chiedendo perfino al segretario di valutare in che modo sia possibile modificare il regolamento.

Le sue non sono assenze ingiustificate, non c’è una cattiva volontà ma un’impossibilità lavorativa. E nel suo ruolo ha diritto, come tutti, a prendere parte alle sedute. Mi sto consultando con il segretario per vedere se è possibile attuare qualche modifica al regolamento

ha spiegato il sindaco.

Non tutti la pensano allo stesso modo

In qualità di presidente devo chiedere le giustificazioni per le assenze, e lui le ha presentate in forma cumulativa. Personalmente confermo la mia condanna verso questo tipo di comportamento: ogni consigliere ha un obbligo morale nei confronti di chi lo ha eletto

ha commentato Albano.

Gli ha fatto eco Elena Bornaghi di Cassano obiettivo Comune:

La questione è stata più volte oggetto di riflessioni interne ai gruppi consiliari, ma voci critiche e malumori corrono anche a livello della cittadinanza. E’ ovvio che la responsabilità politica e istituzionale sia in primo luogo riconducibile al consigliere Zappa, che dovrebbe valutare con senso di responsabilità la possibilità di compiere un passo indietro, riconoscendo che la sua mancanza di partecipazione, non solo alle sedute di Consiglio ma a qualsiasi tipo di commissione o evento pubblico cittadino, non contribuisce in alcun modo al buon funzionamento dell’organo consiliare, non è rispettosa del ruolo che rappresenta e rischia di compromettere la tenuta della stessa maggioranza, spesso in bilico sulla conta delle presenze

ha detto la consigliera.

Il servizio completo nell’edizione della Gazzetta dell’Adda in edicola e nell’edizione sfogliabile online per smartphone, tablet e Pc da sabato 25 ottobre 2025.