vandalismo

Cernusco Possibile accusa: “Abbattuto da ignoti il cartello dedicato ai martiri di Marzabotto”

Per la lista di maggioranza, visti anche i precedenti imbrattamenti dei cartelli "Città medaglia d'argento della resistenza", non ci sono dubbi sul fatto che si tratti di un gesto deliberato

Cernusco Possibile accusa: “Abbattuto da ignoti il cartello dedicato ai martiri di Marzabotto”

E’ stato trovato a terra il cartello che a Cernusco sul Naviglio è stato dedicato ai Martiri di Marzabotto e Roberto Codazzi, della lista di maggioranza Cernusco Possibile, ha subito gridato all’atto vandalico.

Un luogo della memoria

In mezzo alla rotatoria tra le via Cavour, Verdi e Mazzini c’è un monumento dedicato alle vittime della follia nazifascista che tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944 fu all’origine della strage di Marzabotto (o meglio delle stragi, che riguardarono anche Comuni vicini), una orrenda mattanza in cui trovarono la morte complessivamente  775 civili.

A tale eccidio lo scultore Andrea Cascella dedicò un grande monumento che è stato collocato  al centro dell’incrocio stradale, mentre su un’aiuola nella vicina via Verdi c’è un pannello che lo illustra e ricorda i fatti. E’ uno dei luoghi di un lungo percorso cittadino che l’Anpi ha “disegnato” per unire i luoghi della memoria della resistenza.

E’ quello che è stato ritrovato abbattuto.

“Un atto di vandalismo”

Per Codazzi, visto che non ci sono segni che possano far pensare a un incidente e visti i precedenti imbrattamenti ai cartelli di “Cernusco sul Naviglio città medaglia d’argento per la resistenza”, non ci sono dubbi: si tratterebbe di un gesto deliberato.

Queste le sue parole:

Nei giorni scorsi a Cernusco è stato abbattuto il cartello che ricorda l’Eccidio di Marzabotto, uno dei più terribili crimini nazifascisti della storia italiana. Un gesto vile, che colpisce non solo un segno fisico della memoria, ma anche il valore civile che rappresenta.

Tra il settembre e l’ottobre del 1944, nelle località di Marzabotto, Grizzana Morandi e Monzuno, le truppe naziste della 16ª divisione SS “Reichsführer” uccisero più di 770 civili, tra cui donne, anziani e oltre 200 bambini.

Un massacro compiuto in risposta alle azioni dei partigiani, che oggi resta simbolo della ferocia della guerra e del coraggio della Resistenza italiana.
A Cernusco sul Naviglio, Medaglia d’Argento al Merito Civile per la Resistenza, la memoria di Marzabotto vive nel monumento dedicato alle vittime, collocato alla rotonda tra via Verdi e via Mazzini, e in un più ampio percorso di ricordo e consapevolezza fatto di cartelli, pietre d’inciampo e iniziative pubbliche.

Chi abbatte un segno della memoria, non cancella la storia. La rafforza.

Perché ogni volta che un gesto tenta di spegnere la memoria, la comunità risponde con più voce, più consapevolezza, più impegno.

Invito tutte e tutti a condividere questo post, per rinnovare insieme la memoria dell’eccidio di Marzabotto e dire ancora una volta che Cernusco non dimentica.