Due complici in fuga

Lungo inseguimento da film tra Carabinieri e malviventi: un arresto

E' accaduto tra Brugherio e Cologno Monzese: in manette un 48enne, sul quale ora pende un ordine di espulsione

Lungo inseguimento da film tra Carabinieri e malviventi: un arresto

Non si sono fermati all’alt imposto dai militari. Da lì l’avvio di un inseguimento durato almeno dieci minuti. E che per fortuna non si è tramutato in alcun incidente, nonostante la spregiudicatezza delle manovre e la velocità elevata mantenuta dalla macchina in fuga.

Non si fermano all’alt: scatta l’inseguimento

Si è conclusa con un arresto la vicenda avvenuta nella serata di mercoledì 15 ottobre 2025 tra Brugherio e Cologno Monzese. Il tutto ha avuto inizio quando i Carabinieri della Stazione di Brugherio hanno intimato a una macchina in transito di accostare per un controllo.

La condotta del malvivente al volante, lo stesso che da lì a poco sarebbe finito in manette, è stata spericolata: schiacciando a fondo l’acceleratore, ha dato il via al tallonamento da parte dell’Arma. Con lui, nell’abitacolo, c’erano altri due uomini.

Da Brugherio a Cologno, passando per la Tangenziale Est

Partiti da Brugherio, i fuggitivi hanno attraversato Cologno, fino a imboccare la Tangenziale Est in direzione Carugate. Imbottigliati nel traffico, hanno accostato: due, dopo aver scavalcato la recinzione, sono riusciti a dileguarsi; il complice, invece, il guidatore, è stato immediatamente fermato dai Carabinieri, che nel corso dell’inseguimento avevano chiesto l’aiuto dei colleghi della Tenenza colognese.

L’auto dei malviventi presa a noleggio con documenti falsi

Durante la fuga, i militari hanno visto gettare fuori dall’auto uno zaino, che purtroppo non è stato trovato. Forse dentro c’era il motivo di quell’alt non rispettato. Il veicolo, inoltre, è risultato essere stato preso a noleggio utilizzando dei documenti falsi.

L’arresto del 48enne finito in Tribunale per la direttissima

A essere arrestato è stato un 48enne di nazionalità cilena e con precedenti per reati contro il patrimonio. Non è escluso, quindi, che mercoledì sera con i due complici stesse per compiere altri furti. Giovedì 16 ottobre è comparso in Tribunale, a Monza, per il processo per direttissima. Il fermo è stato convalidato, ma il giudice lo ha rimesso in libertà. Non prima che gli venissero notificati l’espulsione e l’ordine della Questura di Monza di lasciare il territorio nazionale entro una settimana.