Progetto

Allagamenti, l’incubo potrebbe sparire nell’arco di due anni

In programma un intervento per il drenaggio delle acque meteoriche da via della Fonda al Rio Vallone

Allagamenti, l’incubo potrebbe sparire nell’arco di due anni

Nell’arco di due anni gli allagamenti potrebbero finire di essere un incubo per i residenti di Masate. Nei giorni scorsi, infatti, il Comune ha individuato il tecnico che sarà incaricato di redigere il progetto per realizzare un intervento di “drenaggio delle acque meteoriche da via della Fonda al Rio Vallone”.

Un progetto da 1,7 milioni

Il manufatto destinato a scongiurare gli allagamenti in paese, sarà finanziato da Regione Lombardia con oltre un milione e 700mila euro

I problemi che si registrano a Masate si ripercuotono anche su Gessate e Bellinzago dove il Valletta, il corso d’acqua che a noi crea più problemi, confluisce nel Trobbia

ha spiegato il vicesindaco Ermanno Lamperti.

L’ultima volta che Masate si è ritrovata allagata a causa del maltempo è stato il 5 luglio mentre la volta precedente, poco più di un anno prima, il 15 maggio 2024.

Un tempo il Valletta che raccoglie tutte le acque provenienti dai terreni scorreva a cielo aperto fino in paese – ha ricordato Lamperti – Poi le Amministrazioni del tempo decisero di tombinarlo. I problemi più grandi si verificano in via Dante (dove inizia la tombinatura del corso d’acqua, ndr) e in via Roma e ricordo che quando ero piccolo, si utilizzava persino una barchetta per portare i bambini a scuola

L’impianto di drenaggio dovrebbe quindi eliminare gli allagamenti e convogliare l’acqua del Valletta nel Rio Vallone dove Regione Lombardia ha in programma di realizzare una vasca di laminazione.

Ho messo in contatto il Consorzio Villoresi che dovrà realizzare questo progetto con il nostro tecnico, perché venga tenuto conto che, nel Rio Vallone, dovrà confluire anche l’acqua del Valletta. Credo che per realizzare il progetto, tra iter burocratico, espropri e costruzione serviranno circa due anni

ha concluso Lamperti.