Approfondimento

Sì, No, Forse: il futuro della Martesana passa dalla logistica?

Melzo, Vignate, Pioltello, Segrate e Città metropolitana hanno discusso a fronte del progetto di ampliamento da 63 ettari di Contship. Il tutto all'interno del Parco Agricolo Sud Milano

Sì, No, Forse: il futuro della Martesana passa dalla logistica?

Un centinaio di persone ha preso parte all’incontro organizzato ieri sera, giovedì 9 ottobre 2025, da Melzo Cittadinanzattiva e dalle Acli di Melzo in Sala Vallaperti. Sul tavolo il tema “Retroporto di Genova e Zone logistiche semplificate”. Al tavolo dei relatori i sindaci di Melzo e Vignate Antonio Fusè e Diego Boscaro, il vicesindaco di Pioltello Saimon Gaiotto e il consigliere di Città metropolitana con delega a Trasporti e Mobilità Marco Griguolo.

Gli impatti della logistica in Martesana

Ad aprire l’incontro è stato Enrico Prina di Melzo Cittadinanzattiva che ha portato i risultati del lavoro svolto in questi anni mappando il fenomeno della logistica nell’Adda Martesana. Percorso che ha portato anche al tentativo di aprire tavolo e costruire collaborazioni tra Comuni per gestire al meglio gli aspetti sovracomunali della logistica, ma senza risultati effettivi. I dati più significativi, però, li ha mostrati su quello che è l’andamento ipotizzato per il territorio dell’Adda Martesana che ha sempre più cambiato i propri connotati, conformandosi come un’area pensata apparentemente proprio per la logistica.

Le stime parlando di un potenziale incremento dei camion che transitano da Melzo e da Segrate, presi come punti di riferimento, che potrebbe raddoppiare da qui al 2030 passando ai 1.750 Tir giornalieri all’altezza dell’hub intermodale segratese e ai 1.500 di Melzo.

L’ampliamento di Contship

Ma il tema caldo, e non poteva essere altrimenti visti i relatori chiamati per l’occasione, è stato il progetto del futuro ampliamento di Contship. Una bozza di progetto, per il momento, che prevede un’espansione sul hub intermodale di Melzo – Milano sul territorio di Vignate, in pieno Parco Agricolo Sud Milano, con un consumo di suolo pari a circa 63 ettari. Di cui 330mila metri quadri destinati alle piattaforme per il deposito dei container, 60mila per l’ampliamento dello scalo ferroviario e altri 300mila tra mitigazioni e vasche di laminazione

Le diverse posizioni dei Comuni

Sono tre i fronti che si sono creati. Quello del “sì”, formato ovviamente da Contship che vede l’occasione di ampliare la propria attività che già la qualifica come il più importante hub portuale privato in Italia, e Regione Lombardia che – seppure non esplicitamente – sembrerebbe aver ritagliato il progetto Zls tenendo conto anche delle mire espansionistiche dell’azienda privata.

Quello dei “no”, con Pioltello e Segrate che hanno avviato le pratiche per chiedere a Regione l’estromissione dalla Zls e che non ritengono questo tipo di logistica come il “core business” del futuro dell’Adda Martesana.

Il fronte dei “forse“, rappresentato dalle due Amministrazioni che, a conti fatti, sono maggiormente coinvolte da questo progetto e, in un caso o nell’altro, avrebbero tutto da guadagnare e tutto da perdere. Da un punto di vista economico, occupazionale, di consenso e di tutela degli interessi dell’Adda Martesana.

Il servizio completo con un pagina di approfondimento dedicata lo trovate sulla Gazzetta della Martesana in edicola e in versione digitale a partire da domani, sabato 11 ottobre 2025.