Atletica leggera

La Lombardia si conferma campione d’Italia per Regioni: sul trono dell’atletica giovanile

A contribuire alla vittoria anche il portacolori del Gas Brugherio Lanzini che vola tra gli ostacoli conquistando il titolo di campione italiano Cadetti

La Lombardia si conferma campione d’Italia per Regioni: sul trono dell’atletica giovanile

La rappresentativa lombarda Cadetti è ancora campione d’Italia per Regioni. La formazione Under 16 guidata dal presidente Fidal Lombardia Luca Barzaghi e dal fiduciario tecnico regionale Graziano Camellini trionfa a Viareggio (Lucca) nella combinata del Campionato Italiano su pista: 596 i punti totali, per imporsi con un margine molto maggiore (18 punti) sul Veneto (secondo a 578) rispetto all’anno passato, quando il duello lombardo-veneto venne risolto dalla squadra lombarda con un solo punto di margine; terza posizione per il Lazio (554,5), quarta l’Emilia-Romagna (521,5), quinto il Piemonte (510).

Lombardia campione dell’atletica giovanile

Da quando (1994) la categoria Cadetti  è tornata a comprendere 14enni e 15enni e la manifestazione ha un format assimilabile a quello attuale la Lombardia ha centrato 24 trionfi su 32 edizioni nella combinata per Regioni: 1995, 1996, 1998, 1999, 2000, 2002, 2004, 2005, 2006, 2007, 2008, 2010, 2011, 2013, 2014, 2016, 2017, 2018, 2019, 2021, 2022, 2023, 2024 e, appunto, 2025. Nel ventennio precedente la combinata del Criterium era invece andata alla Lombardia nel 1977, 1978, 1980, 1981, 1983, 1985, 1988 e 1989: il totale dei successi sale così a 32.

La squadra lombarda femminile domina la scena nel Campionato Italiano per Regioni Cadette: forti di sette vittorie in 18 specialità, le ragazze guidate da Caterina Carissimi e Lisa Marcassoli primeggiano con 310 punti (secondo il Veneto a 294, terza l’Emilia-Romagna a 269). È la 17esima vittoria tra le Cadette dal 1994 a oggi: le precedenti nel 1995, 1998, 2002, 2003, 2004, 2005, 2006, 2008, 2011, 2013, 2014, 2016, 2017, 2019, 2022 e 2024. La formazione maschile chiude seconda con 286 punti, a sei dal Lazio campione (292), con il Veneto terzo (284).

Il medagliere finale relativo alle singole specialità annovera per la squadra lombarda ben 10 ori, 6 argenti e 7 bronzi.

La cronaca del primo giorno

MARCIA – Partiamo dalla marcia 3000m Cadette e da una gara che definire “pazzesca” è forse riduttivo. Caterina Carissimi (US Scanzorosciate), argento 2024, parte appaiata a Virginia Neri (Toscana) e dopo 600 metri di studio stacca l’avversaria, con passaggi da primato personale e seconda prestazione italiana Under 16 all time (4:29 ai 1000 e 9:01 ai 2000). A 500 metri dalla fine il colpo di scena: terzo “rosso” per Carissimi e 30 secondi in penalty zone per la bergamasca, superata nel frattempo da Neri. La capitana lombarda riparte con una ventina di metri di ritardo dalla toscana, ma nell’ultimo giro la riprende già a 200 metri dal termine: l’epilogo è vietato ai deboli di cuori, con le due che marciano “a tutta” e pressoché appaiate per oltre 100 metri per piombare sul traguardo all’unisono. Il crono dà ragione alla lombarda per un centesimo: 13:43.04 per Carissimi (a quattro secondi e mezzo dal PB e a 27 secondi dalla MPI di Noemi Stella, pur con lo stop in penalty zone) e 13:43.05 per Neri, che dopo il traguardo verrà penalizzata di 30 secondi anch’ella per vedersi refertato un ufficiale 14:13.05.

MEZZOFONDO – Come nel 2024 Lombardia padrona dei 2000m. Clamoroso il bis servito da Maddalena Ravà (Atl. Meneghina): in testa dall’inizio alla fine, la milanese transita in 1:13 ai 400 e 3:06 ai 1000 scrollandosi a 600 metri dal termine le ultime a resisterle, l’oro e l’argento tricolori di cross Emi Accorsi (Emilia Romagna) e Alessia Santonocito (Sicilia). Ravà ha ancora energie per chiudere in 1:10 l’ultimo giro e per firmare un sontuoso 6:08.94, quasi 13 secondi di progresso e secondo tempo italiano Under 16 di ogni epoca dietro Marta Zenoni (6:02.83) e davanti a Nicola Reina (6:11.65), in una top 3 di sempre ora tutta lombarda.

Nella top ten italiana Under 16 all time, al decimo posto, piomba Rayan El Azzouzi: l’alfiere del Team Pasturo supera dopo un’avvincente sfida il toscano Francesco Calamai e con 5:35.71 si migliora di oltre 10 secondi in una serie lanciata da Riccardo Lucini (Nuova Virtus Crema), il cui ruolo di frontrunner verrà premiato dal bronzo a 5:41.64.

VELOCITÀ/OSTACOLI – Fabrizio Lanzini (GSA Brugherio) estrae dal cilindro la prestazione da urlo nel momento più importante: sui 100m ostacoli, dopo essere stato superato in qualificazione 13.44 a 13.45 (-1.4) dal piemontese Francesco Simbula ed essere passato con crono di ripescaggio, Lanzini in finale sfodera un formidabile 13.30 vicinissimo (3/100) al PB nonostante un vento a -1.6, laureandosi campione italiano Cadetti.

Tre lombardi sul podio degli 80m piani. Fabio Giudice (Atl. Riccardi Milano 1946) in campo maschile sfoggia un gran 9.18 (-0.6) per inserirsi alle spalle dei favoriti Diego Ficarra (Emilia-Romagna) e Valerio Paparo (Lazio) e confermarsi in forma dopo il 9.28 controvento (-1.4) delle batterie. Tra le Cadette (-1.1) Giada Laura Talfani (Atl. Meneghina) dalla corsia otto coglie l’argento in 10.12 dietro alla laziale Matilde Casini mentre sorprende tutti Laura Caresana (CUS Pavia), bronzo in 10.22 dopo una batteria da 10.21 (-1.5).

CONCORSI – Chiara Sora (Atl. Brusaporto) ha vissuto una stagione molto regolare, ma piazza il lancio migliore nel momento che conta di più: al primo turno della finale del peso, prima che inizi a piovere più copiosamente, supera per la prima volta in carriera i 13 metri con 13,08, migliorando il PB di nove centimetri per non essere più ripresa e prendersi il tricolore.

Regolare anche Livia Angoscini (Atl. Brescia 1950), che nel lungo Cadette fa 5,56 (-0.3) al primo salto e 5,58 (0.0) al secondo, resistendo ai successivi assalti per trionfare nel Campionato Italiano dopo la vittoria nel Campionato Regionale e restando a un solo centimetro dal PB. Solo applausi nei salti in elevazione. Nell’asta Cadetti del 4,40 di Daniel Siscanu (Veneto) Giorgio Valgattarri (Milano Atletica), dopo un errore a 4,00, gioca al meglio le proprie carte per prendersi l’argento a 4,05 e Bruno Ghiringhelli (Aspes) pareggia il PB conquistando il bronzo a 4,00. Sotto la pioggia e in condizioni difficilissime Dawins Ratti (Atl. La Fornace) è bravissimo a superare 1,87 d’acchito. Il giavellotto Cadette è dominato dalla favorita Arianna Cassani (Emilia Romagna), ma per le under 16 lombarde è gioia doppia: Aurora Gobbini (Atl. Rezzato) è argento con 42,89 al secondo lancio, Anna Miglioli (Cremona Sportiva Atl. Arvedi) conquista il bronzo a 42,62 all’ultimo turno, per entrambe nettamente primati personali (avevano tutte e due 41,28).

La cronaca del secondo giornp

VELOCITÀ/OSTACOLI – Il day 2 si apre con una spettacolare doppietta nella finale A femminile dei 300m ostacoli. Lisa Marcassoli (Aspes), in condizioni ambientali non eccezionali per correre forte, domina portandosi ancora nei paraggi della MPI Cadette di Carola Belli (43.11): dopo il 43.31 della batteria la milanese, già argento nel lungo nel 2024, è medaglia d’oro in 43.53 e alle sue spalle si fa largo nel finale Sofia Sguera (SAO Cornaredo), che migliora il personale per la seconda volta in due giorni (sette decimi di progresso nel weekend) ed è strepitoso argento in 44.13.

Due medaglie dalle finali dei 300m piani. Atteso il bronzo di Gabriele Saia: il portacolori dell’Atletica Desio dà battaglia per tutti i tre quarti di giro con i favoriti, Luca Bonini (Emilia-Romagna) e Ibrahim Stanghellini (Lazio), cogliendo la terza piazza in un eccellente 35.30 (primato personale a 9/100 dal record regionale) a 1/100 dall’argento e a sei dalla top ten italiana di ogni epoca. Verde speranza l’argento di Natalia Olchowik, la prima medaglia tricolore nella storia della Polisportiva Circolo Giovanile Bresso: alle spalle della grande favorita Grace Adjo (Veneto) spunta lei, 14 anni compiuti solo un mese fa, con il personale portato a 40.72 per 6/100 di progresso sul precedente.

Il finale è pirotecnico grazie alle staffette 4×100, autrici di due capolavori. La Lombardia Cadette conquista per il quarto anno consecutivo il titolo italiano Under 16, griffato Luna Remassi (Atl. Estrada), Lisa Marcassoli (al secondo titolo in tre ore), Laura Caresana (CUS Pavia) e Giada Talfani (Atl. Meneghina) dominano in un 47.66 (che vale aritmeticamente il titolo italiano Cadette per Regioni) con sette decimi di margine sul Veneto. Strepitosa la prova del quartetto maschile: Riccardo Ghidotti (Atl. Estrada), Gabriele Saia (Atl. Desio), Fabio Giudice (Atl. Riccardi Milano 1946) e il campione dei 100m ostacoli Fabrizio Lanzini (GSA Brugherio) respingono gli attacchi del Lazio e con 42.48 restano a soli 16/100 dalla Miglior Prestazione Italiana Cadetti del Veneto (42.32).

CONCORSI – Sette salti tutti validi, compresi il 3,40, il 3,45 e il 3,50 che la portano a bissare il titolo 2024: Edith Mauro (Milano Atletica) mette la ciliegina sulla torta al bis tricolore nell’asta con il personale a 3,61 al secondo assalto per confermarsi (stavolta in solitaria) in quarta posizione nelle graduatorie italiane Cadette all time.

PROVE MULTIPLE – Un pentathlon Cadette serrato come non mai: nella seconda giornata sono in cinque a giocarsi il titolo, con le lombarde Maia Giannetti (Nuova Atl. Fanfulla Lodigiana) e Grace Zefi (Atl. Desio) opposte alla piemontese Alessia Dovi, a Vanessa Hosnar (Friuli-Venezia Giulia) e ad Agata Albertini (Emilia-Romagna). Dovi piazza un gran 5,38 nel lungo e Hosnar imprime il proprio marchio sull’oro nei 600m (1:39.11), ma la Lombardia resta in top 3 con Giannetti, bronzo con 3971 punti per un bottino completato da 5,09 (-0.6) nel lungo e 1:48.09 nei 600m: quinta piazza per Zefi, con 3942 punti (PB migliorato: +41) a -29 dal bronzo.