Infrastrutture

Anche Cambiago scende in piazza per fermare il progetto Pedemontana

La sindaca Mangiagalli ha concesso il patrocinio alla manifestazione di protesta che si terrà domani, sabato 4 ottobre, a Monza

Anche Cambiago scende in piazza per fermare il progetto Pedemontana

Le Amministrazioni ci mettono la faccia e la firma per dire “no” al progetto di Pedemontana. Anche il Comune di Cambiago ha deciso di accordare il patrocinio alla manifestazione “Fermare Pedemontana – Riprogettiamo insieme una nuova Brianza” che andrà in scena oggi, sabato, presso i Giardini della stazione di Monza.

Cambiago patrocina l’evento contro Pedemontana

Sono ben 15 i primi cittadini, tra cui la sindaca cambiaghese Maria Grazia Mangiagalli, che hanno scelto di non restare a guardare, ma di prendere una posizione forte contro un progetto ritenuto deleterio per i territori toccati dalla nuova infrastruttura.

Questa adesione scaturisce dalla ferma convinzione che Pedemontana non possa essere la risposta giusta alle esigenze di mobilità delle nostre comunità cittadine, comportando invece danni ingentissimi per il territorio e per l’ambiente che abbiamo il dovere di amministrare – hanno spiegato i sindaci – La nostra contrarietà in qualità di amministratori si inserisce in un percorso promosso e sostenuto coerentemente in questi ultimi anni, anche alla luce dei pronunciamenti chiari e inequivocabili dei Consigli comunali che rappresentano le nostre cittadine. Con l’ammontare delle risorse pubbliche impegnate per Pedemontana si potrebbero finanziare interventi molto più significativi e utili per tutta la Provincia di Monza Brianza: dal potenziamento della rete autostradale e provinciale esistente, alla realizzazione di collegamenti su ferro da lungo attesi.

L’appuntamento è alle 15, davanti alla stazione di Monza, nei giardini del piazzale in via Enrico Arosio. A promuovere la manifestazione sono numerosi comitati civici, associazioni del territorio e gruppi ambientalisti, fra cui «Ferma Ecomostro D-Breve», «Comitato per la Difesa del Territorio», «Suolo Libero», «No Pedemontana» e molti altri. La manifestazione si annuncia ampia e trasversale, con il coinvolgimento di cittadini e realtà associative che da tempo denunciano i costi esorbitanti e l’impatto sugli abitanti e sui territori attraversati.