Lo sciopero generale indetto per domani, venerdì 3 ottobre 2025, a sostegno della Global Sumud Flotilla, rischia di avere ripercussioni anche sul trasporto pubblico della Città metropolitana e, in particolare, di Milano. Ad annunciarlo l’Azienda trasporti milanesi in una nota diffusa pochi minuti fa.
La nota di Atm sullo sciopero
Sono previsti diversi scioperi a livello nazionale indetti da CGIL, USB, SGB, CUB e COBAS. Per questo, venerdì 3 ottobre a Milano le linee Atm non sono garantite tra le ore 8,45 e le 15 e dopo le ore 18. Anche manifestazioni e cortei annunciati possono avere conseguenze sulle nostre linee durante tutta la giornata
hanno specificato in una nota, chiarendo come possibili disagi sono legati anche alle attività di protesta che saranno svolte dai manifestanti. Nei giorni scorsi, infatti, anche a Milano i manifestanti erano arrivati a interrompere il passaggio dei mezzi pubblici bloccando le linee di metro e tram.
Le ragioni dello sciopero
A chiarire il perché della manifestazione di sciopero generale indetta per venerdì 3 ottobre sono stati gli stessi sindacati:
L’aggressione dell’esercito israeliano non rappresenta solo “un crimine contro persone inermi”, ma anche una violazione dei principi costituzionali italiani: Il governo ha abbandonato lavoratrici e lavoratori italiani in acque internazionali, compromettendo la loro sicurezza.
In una nota la Cgil ha fatto sapere che lo sciopero generale nazionale di tutti i settori pubblici e privati per l’intera giornata di venerdì, 3 ottobre, ai sensi dell’art.2, comma 7, della legge n.146/90.
Durante lo sciopero generale, ad ogni modo, “saranno garantite le prestazioni indispensabili, come stabilito dalle regolamentazioni di settore”.
L’adesione della Fiom
Anche la Fiom-Cgil, il sindacato dei metalmeccanici, parteciperà allo sciopero. In una nota, l’organizzazione sottolinea che l’attacco a decine di imbarcazioni civili rappresenta “un evento senza precedenti” e ribadisce l’impegno dei lavoratori “contro la guerra, per la dignità, la solidarietà e il rispetto del diritto internazionale”.
La Fiom chiede al Governo italiano di:
- difendere i diritti costituzionali dei cittadini impegnati nell’azione umanitaria,
- applicare sanzioni al governo Netanyahu,
- sospendere gli accordi commerciali e militari con Israele,
- riconoscere formalmente lo Stato di Palestina.
Anche l’Usb proclama lo sciopero
Anche l’Unione sindacati di base (Usb) aveva annunciato la volontà di fermarsi, ribadita a seguito del blocco della Flotilla:
“L’USB proclama la mobilitazione immediata e lo sciopero generale per il 3 ottobre, per dire basta al genocidio, rompere la complicità del nostro governo e chiudere ogni collaborazione economica e militare con Israele”.
“Difendere la Flotilla significa difendere la pace, la libertà, la solidarietà tra i popoli. Blocchiamo tutto. Il 3 ottobre sarà sciopero generale”.