Medici, infermieri e personale sanitario dell’ospedale Uboldo, insieme a centinaia di cittadini, hanno illuminato con torce e lanterne piazza della Repubblica a Cernusco sul Naviglio per ricordare i 1.677 colleghi uccisi a gaza dall’inizio del genocidio. Per rispondere alla chiamata del flash mob “Luci sulla Palestina” in tutta Italia il personale medico si è riunito davanti agli ospedali giovedì 2 ottobre alle ore 21.
Il flash-mob
Stasera siamo di fronte a questo Ospedale, e siamo insieme a migliaia di altri colleghe e colleghi, cittadine e cittadini, in tantissimi altri Ospedali d’Italia. Siamo dove è giusto essere in questo momento tragico della storia, uniti da un filo che attraversa il dolore e la distanza, per chiedere che si fermi il genocidio del popolo palestinese.
Centinaia di partecipanti hanno riempito la piazza di fronte l’ospedale. Nessuno slogan o simboli di partito, associazioni e sindacati. Solo bandiere palestinesi, come hanno chiesto gli organizzatori della rete #DigiunoGaza e Sanitari per Gaza. Camici bianchi e tute arancioni hanno letto al microfono la lunga lista dei medici uccisi mentre curavano e soccorrevano le vittime dei bombardamenti.
La folla di manifestanti ha ascoltato in un rispettoso silenzio illuminando la serata con candele, torce e lanterne. Presenti anche un’ambulanza della Croce Bianca e una di Vos Gorgonzola con i lampeggianti blu accesi. La lettura a staffetta si è ripetuta davanti ad altri 230 ospedali italiani. Un lungo e commosso applauso ha concluso la lettura dei nomi.
E’ stato molto emozionante, mi sono commossa. Spero che serva a sensibilizzare le coscienze di tutti e che questo massacro in Palestina finisca il prima possibile.
Ha commentato una giovane manifestante.
Gli interventi dalla piazza
Durante la serata alcuni partecipanti all’iniziativa si sono alternati al microfono per condividere la propria opinione. Anche la sindaca Paola Colombo, presente all’iniziativa ha dato il proprio contributo:
Stasera ci avete offerto uno spaccato diverso, per nulla ascoltato e ancora più doloroso. Non riesco neanche ad immaginare il dolore che provate verso i vostri colleghi. Grazie per quello che fate quotidianamente.
Anche Danilo Radaelli, di Vivere Cernusco è intervenuto sulla questione:
Un genocidio non è solo bombardare e uccidere bambini, ma è soprattutto andare a devastare il sistema sanitario della Palestina e affamare un popolazione. Questo non potremo mai dimenticarlo e mai accettarlo.
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