Entusiasmo, dialogo e comunità, tre parole che incarnano il nuovo corso che Pamela D’Antico vuole imprimere all’Istituto di istruzione superiore Nicolò Machiavelli di Pioltello di cui, a partire da settembre, è diventata la nuova dirigente.
La nuova dirigente del Machiavelli
Un primo incarico prestigioso per la preside milanese di fresca nomina, visto che è risultata vincitrice dell’ultimo concorso ordinario con un ottimo punteggio, tale da permetterle di classificarsi al quinto posto in Lombardia e di poter così scegliere la destinazione preferita. E la decisione è caduta proprio sul Machiavelli, “una meta ambita per la sua storia e per il suo potenziale”, ha spiegato.
Laureata in Filosofia all’Università degli Studi di Milano, si è specializzata nell’attività di sostegno didattico e per 15 anni ha insegnato in diversi licei, istituti tecnici e professionali del capoluogo, ma non solo. Nel percorso di docenza ha svolto diversi incarichi come funzione strumentale, una palestra in vista di quello che è diventato il suo obiettivo: dirigere un istituto.
Il Machiavelli è stata la mia prima scelta e sono stata accontentata – ha raccontato – Già in passato i colleghi mi avevano consigliato di intraprendere il percorso di preside, anche in virtù dell’esperienza che avevo maturato durante la mia carriera. Tre anni fa ho cominciato a pensarci seriamente e mi sono messa a studiare. Una prova alla volta, il sogno ha preso consistenza sino a concretizzarsi.
E, una volta ottenuti i “galloni” di dirigente, subito in trincea in un istituto tanto rinomato quanto complesso come il Machiavelli.
Sicuramente l’avere tanti indirizzi di studio suddivisi su due plessi distanti tra loro non aiuta nella gestione – ha proseguito – Ritengo che la presenza in loco sia fondamentale e così, per il momento, ho deciso di essere presente per 3 giorni nella sede di via Rivoltana e due in via Milano. A San Felice ci sono gli uffici amministrativi e contabili, dunque per il momento è richiesta maggiormente la mia presenza fisica.
In questo primo, intenso, mese, ha già avuto modo di prendere contatto con il personale dell’istituto, “una risorsa da valorizzare. Ho notato con piacere la presenza di uno staff particolarmente affezionato alla scuola, di personale Ata d’eccellenza e di un ufficio segreteria di grande valore. Ho cominciato già a interloquire con il personale docente e ho notato con piacere entusiasmo, voglia di fare e tante idee, anche innovative. La mia porta è sempre aperta per chi ha bisogno e valorizzare le risorse che abbiamo penso sia alla base del successo della scuola”.
Perché, è innegabile, ci sono anche criticità, “specialmente dal punto di vista organizzativo e della sicurezza – ha aggiunto la dirigente – Su tali aspetti non si può rimandare e abbiamo già dato il via a piccoli interventi di manutenzione, ma anche cambiamenti organizzativi volti a garantire maggiore sicurezza ai nostri studenti”.
Anche perché, come ha voluto sottolineare la preside, per rendere produttivo il lavoro di tutti i protagonisti della scuola è necessario creare un clima disteso, positivo e propositivo.
I nostri ragazzi vivono situazioni di stress e di fragilità. Oltre al supporto psicologico che già viene offerto mediante l’apposito sportello, ritengo che la scuola non debba diventare elemento di ulteriore stress, ma deve essere attenta anche al benessere dei nostri studenti.
Sull’agenda sono tante le iniziative già appuntate, come la Festa di Natale o un Talent Day per dare spazio alle eccellenze dell’istituto, non solo sui libri. Anche il rilancio del Liceo classico resta una priorità dopo che quest’anno non si è riusciti a far partire una classe prima per la carenza di iscrizioni.
In tal senso, oltre ad aprirsi al territorio per far conoscere la nostra offerta, si dovrà lavorare con il Comune e Città metropolitana sul tema trasporto pubblico – ha aggiunto – A oggi in molti ci segnalano le difficoltà nel raggiungere la scuola, specialmente la sede di via Rivoltana, per la carenza di corse dirette di autobus. Così andare a Milano diventa per i genitori una scelta di comodità. Sarà dunque fondamentale aprire un tavolo per dare una risposta alle criticità segnalate dalle famiglie.
In conclusione, l’auspicio per l’anno ai blocchi di partenza è di rendere il Machiavelli una vera comunità, “una scuola che sia aperta al dialogo, che sia inclusiva e trasversale perché, al di là dei differenti indirizzi di studio, siamo una cosa sola”.