Sabato 20 settembre 2025, a Milano, sono state conferite 20 nuove medaglie d’onore concesse dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella ad altrettanti ex internati nei campi di concentramento nazisti. Tra loro anche il carugatese Ambrogio Barazzetta. A ritirare il riconoscimento alla memoria c’erano i figli Flavio e Fabrizio, accompagnati dall’assessore Pier Giorgio Comelli in rappresentanza dell’Amministrazione comunale di Carugate.
La cerimonia per le Medaglie d’onore a chi disse “no”
Nella splendida cornice della seicentesca Sala Alessi di Milano è stata celebrata la prima Giornata nazionale degli internati italiani nei campi di concentramento tedeschi durante la Seconda guerra mondiale, istituita all’unanimità dal Parlamento il 13 gennaio di quest’anno.
Il reduce del rastrellamento nazista del giugno 1944
Barazzetta, nato a Carugate il 14 dicembre del 1925, era stato uno dei 96 carugatesi dai nazisti il 16 giugno 1944 e che tornarono fortunatamente tutti a casa, sani e salvi, al termine del conflitto. Barazzetta è stato recluso fino all’8 maggio 1945 nel campo di Gotha, in Germania.
“Questa data è storicamente significativa in quanto ricorda il 20 Settembre 1943, il giorno in cui Hitler firmò il decreto che modificava la condizione dei prigionieri di guerra italiani catturati dopo l’armistizio dell’8 settembre in quella di internati militari”, ha spiegato Comelli, attento conoscitore di questa pagina buia della storia cittadina e promotore, assieme all’Amministrazione, di una campagna di informazione affinché più eredi possibili degli internati del giugno 1944 presentassero richiesta per il conferimento della Medaglia d’onore.
La giornata di sabato per tenere viva la Memoria
La giornata di sabato è iniziata con un ricordo civile e la benedizione del rettore don Mario Baj, presso il Tempio civico di San Sebastiano, un’edificio sacro in via Torino dove è conservata l’urna dell’internato ignoto giunta a Milano dalla Germania nel 1952.
Il convegno ha visto poi i saluti istituzionali di Elena Buscemi, presidente del Consiglio comunale di Milano e del prefetto Claudio Sgaraglia, a cui sono seguiti gli interventi di Marco Brando, presidente dell’Associazione nazionale degli ex internati (Anei) di Milano, e di Carmen Meloni, vicepresidente dell’Aned, l’associazione degli ex deportati di Milano.
Molto interessanti gli interventi accademici di rievocazione storica dei professori Guido Formigoni, che ha ricordato la figura di Giuseppe Lazzati, e Paolo Corsini, che invece si è concentrato sulla storia di Alessandro Natta, entrambi internati in Germania nel 1943. È stato poi proiettato il trailer del documentario “C’è chi disse no. La Resistenza degli internati Militari italiani”, con l’intervento della regista Marialuisa Miraglia. Ha presenziato al convegno anche la senatrice a vita Liliana Segre, il cui marito fu internato in Germania come militare italiano.
Al termine, la prefettura ha conferito le 20 medaglie d’onore a 19 familiari di ex internati e a un reduce di 101 anni, Ennio Corazza. “Una bellissima cerimonia, molto sentita dai presenti e a tratti commovente”, ha ammesso Comelli.