Caro scuola

Stangata sulla mensa scolastica: aumento del 40% per le famiglie

Il costo del pasto passa infatti da 4,46 a 6,32 euro. L’opposizione protesta, l’Amministrazione: “Era inevitabile”

Stangata sulla mensa scolastica: aumento del 40% per le famiglie

Le famiglie che usufruiscono del servizio mensa scolastica si sono trovate a fare i conti con un aumento consistente delle tariffe. Il costo del pasto passa infatti da 4,46 a 6,32 euro, con un rincaro superiore al 40% rispetto allo scorso anno.

“Un rincaro insostenibile”

Sulla questione è intervenuto Filippo Porta, capogruppo del gruppo di minoranza Centrodestra per Gessate. “L’aumento della mensa scolastica è un duro colpo per i bilanci delle famiglie – ha sottolineato – Un rincaro insostenibile, comunicato in tempi troppo ravvicinati rispetto all’inizio dell’anno scolastico”. Secondo Porta, “il Comune avrebbe dovuto assorbire una parte dei maggiori costi, attingendo alla spesa corrente del bilancio, invece di scaricare l’aumento interamente sulle famiglie”. Tra le proposte, l’ampliamento delle fasce di esenzione per tutelare le situazioni più fragili. “L’Amministrazione aveva il preciso dovere di intervenire con risorse proprie per tutelare l’utenza scolastica, ampliando ad esempio le fasce di esenzione – ha aggiunto Porta – Il pasto a scuola è un diritto fondamentale, non può trasformarsi in un lusso”.

La nota dell’Amministrazione

“L’aumento non dipende dalla volontà dell’Amministrazione ma è il risultato della nuova gara d’appalto recentemente conclusasi – si legge in una nota che l’Amministrazione ha inviato alle famiglie – Il costo del pasto è rimasto invariato dal 2019 ad agosto 2025 nonostante le numerose richieste di adeguamento da parte del fornitore. L’Amministrazione ha sempre contenuto le richieste di aumento, assorbendo con difficoltà i costi crescenti delle materie prime e del personale. Comprendiamo che questo aumento possa suscitare difficoltà, ma vogliamo sottolineare che purtroppo era inevitabile. Il nuovo costo del pasto riflette una realtà di mercato che non possiamo ignorare”.