Si è addormentato in un rifugio sulle montagne che amava tanto a Cheneil (Aosta) dove si trovava insieme a due amici. E’ morto così, vittima di un arresto cardiaco, Santino Novelli, 78 anni. A nulla è valso il tentativo di rianimarlo fino all’arrivo dell’elisoccorso e del medico.
“Nato per fare il teatro”
Originario di Peschiera Borromeo, Novelli era arrivato a Sant’Agata Martesana di Cassina de’ Pecchi tempo fa, dove si era sposato con la moglie Luciana, scomparsa un anno fa. Novelli faceva teatro nella frazione con la Compagni dell’Arca, di cui era stato uno dei fondatori, con il regista Franco Castelli, e ogni volta che entrava in palcoscenico era un boato di applausi proprio perché, parlando in dialetto, faceva ridere con le sue battute in milanese, un attore spontaneo come si dice: “nato anche per fare teatro”.
“Era un personaggio unico”
“Qualsiasi cosa si organizzava o si costruiva o se si doveva far divertire, si chiamava Santino – ha ricordato il consigliere delegato alla Cultura Lucia Marino – Una persona amabile e disponibile per l’oratorio di Sant’Agata ma anche per tutti quelli che gli chiedevano qualsiasi cosa. Come dimenticare, durante il Du Di Contry, la costruzione del fortino e del villaggio indiano, fatti da solo; o come dimenticare durante le processioni e la Via Crucis, tutte le sue sculture in legno ad altezza d’uomo per rappresentare le Stazioni o, durante la festa di San Fermo, la sua allegria, le sue tavolate con canti di montagna e un buon bicchiere di vino. Come dimenticare la sua attenzione a qualsiasi manifestazioni, o festa, o riunione dove diceva sempre la sua, senza avere paura di essere criticato, qualsiasi cosa che non andava lui lo diceva e bacchettava amici, politici, conoscenti. Insomma un personaggio unico che ha allietato e costruito il borgo di Sant’Agata”.
I funerali di Santino Novelli saranno celebrati lunedì alle 15 nella chiesa di Sant’Agata.