ASST Melegnano Martesana

Chirurgia robotica: i primi due interventi al Predabissi

Il futuro in sala operatoria passa anche attraverso innovazioni tecniche in campo medico-sanitario

Chirurgia robotica: i primi due interventi al Predabissi

L’introduzione e l’utilizzo della nuova apparecchiatura robotica rappresenta un prezioso strumento capace di supportare i professionisti.

Due interventi con il sistema robot-assisted “Da Vinci”

Il futuro in sala operatoria, tra eccellenze professionali, capacità di operare in team sempre più complessi, e la volontà di utilizzare al meglio le nuove possibilità offerte dalle costanti innovazioni tecniche in campo medico-sanitario: è la sfida raccolta dalle equipe di Chirurgia generale diretta da Carmelo Magistro e dal team di anestesisti, infermieri e Oss di sala operatoria coordinati da Davide Vailati che per la prima volta al presidio ospedaliero di Vizzolo Predabissi ha sottoposto due pazienti a intervento chirurgico mediante l’utilizzo del sistema robot-assisted “Da Vinci”.

Si tratta di interventi mediamente complessi, effettuati con tecniche innovative che garantiscono, oltre a precisione e efficienza, l’utilizzo di una strumentazione ad altissima specializzazione e innovazione, capace di fornire un supporto alla professionalità dei chirurghi.

Spiega Carmelo Magistro:

L’introduzione del sistema robotico nella pratica chirurgica rafforza ancora di più il nostro percorso di cure integrate e di collaborazione braccio a braccio tra tutte le figure preposte, non solo in ambito clinico ma anche gestionale e dei servizi. Un ringraziamento particolare all’assessore al Welfare Guido Bertolaso e al Direttore generale Welfare Mario Giovanni Melazzini per aver creduto nella nostra struttura e nei nostri professionisti.

L’introduzione e l’utilizzo della nuova apparecchiatura robotica, prezioso strumento capace di supportare professionisti costantemente impegnati in percorsi di specializzazione e formazione, è conferma “dell’impegno messo in campo da Asst Melegnano Martesana nell’offrire ai pazienti il massimo delle cure anche in termini di innovazione tecnologica e mini-invasività”, ha spiegato il Direttore generale Roberta Labanca.