Questa estate è arrivato il via libera al piano di urbanizzazione di via Cevedale – Bassano che porterà alla realizzazione di un nuovo quartiere residenziale a Cernusco sul Naviglio. Oltre alle perplessità sollevate per il consumo di suolo e per l’impatto che avrà sulla gestione della città, l’associazione Cernusco in Comune ha puntato il dito anche contro il rischio idrologico: il passaggio da campi incolti ad un’area cementata potrebbe avere conseguenze specialmente in occasioni di forti eventi atmosferici.
Via Cevedale, nuovi dubbi di Cernusco in Comune
L’associazione Cernusco in Comune ha denunciata l’assenza di qualsiasi risposta da parte di Gruppo Cap alla Pec inviata nei giorni scorsi riguardo al Piano Attuativo di via Cevedale–Bassano, approvato dalla Giunta comunale lo scorso agosto. Il progetto prevede la costruzione di nove edifici su terreni storici e permeabili, ai margini del Plis Est delle Cave, con conseguente distruzione del paesaggio agrario e aumento del rischio idraulico.
Abbiamo chiesto a Cap di chiarire se siano state condotte analisi idrologico-idrauliche aggiornate e se sia stato rispettato il principio di invarianza idraulica, fondamentale per prevenire allagamenti. Non è arrivata alcuna risposta. Un silenzio che pesa come una responsabilità
hanno attaccato dall’associazione, sostenendo che il piano non solo ignora l’importanza del suolo agricolo e dei servizi ecosistemici, ma non offre garanzie sulla gestione delle acque meteoriche.
Trasformare campi permeabili in superfici impermeabili senza adeguate misure di compensazione significa esporre la città al rischio di allagamenti. Se Cap non interviene ora, con un parere tecnico rigoroso e vincolante, si renderà corresponsabile dei danni futuri
Cernusco in Comune ha chiesto Cap di assumersi fino in fondo il proprio ruolo di gestore del Servizio Idrico Integrato, imponendo:
- analisi idrologiche aggiornate con scenari di piogge estreme;
- misure cogenti di invarianza idraulica (vasche di laminazione, SUDS, trincee drenanti, tetti verdi, suoli permeabili);
- monitoraggi e manutenzioni garantite nel tempo;
- in assenza di tali presupposti, un parere negativo o sospensivo.
La sicurezza idraulica e la tutela del paesaggio non possono essere sacrificati agli interessi immobiliari. Chiediamo che Cap esca dal silenzio e chiarisca alla cittadinanza come intende tutelare l’interesse pubblico
ha concluso Cernusco in Comune.
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