Un impatto violento che non ha lasciato scampo a pilota e passeggero. La tragedia è avvenuta ieri mattina, sabato 30 agosto 2025, nelle campagne tra Livorno Ferraris e Lamporo, in provincia di Vercelli: poco dopo le 12 un ultraleggero che stava sorvolando la zona si è schiantato al suolo finendo su un campo di riso, a pochi metri dal canale Cavour, infrastruttura irrigua che porta l’acqua del Po tra le risaie del Vercellese e Novarese.
Muore con la figlia dopo l’incidente aereo
A bordo del velivolo, decollato dall’aeroporto Palli di Casale Monferrato (Alessandria), un uomo di 49 anni, Massimiliano Monticone, insieme a sua figlia Simona di 18. Per entrambi non c’è stato scampo.
La doppia tragedia nel Vercellese
Sul posto sono subito intervenuti i Vigili del fuoco, pattuglie dei Carabinieri e un’ambulanza del 118, che non ha potuto neanche prestare i primi soccorsi. I pompieri si sono occupati della messa in sicurezza e del presidio dell’aeromobile. L’incidente potrebbe non aver avuto testimoni: il luogo dell’impatto è in aperta campagna, a pochi chilometri in linea d’aria dai due centri risicoli e dalla strada provinciale che li collega, nel mezzo di un campo di riso alto, quasi pronto per la raccolta. Il velivolo era ridotto a una carcassa dopo lo schianto a terra, e ha preso fuoco.
I primi rilievi sono stati fatti dai Carabinieri, arrivati sul posto tramite le strade di ghiaia percorribili dagli addetti alla manutenzione del canale Cavour. I due corpi, carbonizzati, sono stati estratti dalle lamiere del velivolo, prelevati circa due ore dopo l’incidente, e portati all’ospedale Sant’Andrea di Vercelli, dove sarà fatta l’autopsia. Ancora da stabilire le cause dell’incidente: gli inquirenti stanno vagliando ogni ipotesi, dal guasto meccanico a un’avaria del motore. Ma non viene escluso l’errore umano.
Il padre era un controllore di volo a Linate
Ex pilota dell’Aeronautica Militare, Monticone ora lavorava al centro radar Enav di Linate come controllore di volo. Era residente con la famiglia in provincia di Alessandria. Il volo per Monticone non era solo lavoro ma anche una vera e propria passione che trasportava nel tempo libero e aveva trasmesso alla figlia. La sua pagina Facebook lo testimonia ed è costellata di fotografie di aerei, vecchi e di nuova concezione, molte delle quali prese in prima persona a bordo del velivolo, mentre si trovava alla cloche. Una passione che è costata la vita a lui e alla giovane figlia.