La proposta al Comune di Inzago: gemellaggio con l’Alta Valtellina
In ambito sportivo con una gara a bocce con la partecipazione di atleti diversamente abili del gruppo della Valtellina e i ragazzi e le famiglie inzaghesi

Anche quest’anno un gruppo di famiglie di Inzago si è dato appuntamento per trascorrere insieme tutto il mese di agosto sulle montagne dell’Alta Valtellina, ai piedi delle piste, che il prossimo anno vedranno protagonisti a Bormio e Livigno gli atleti azzurri impegnati nelle olimpiadi invernali Cortina 2026.
Una proposta dalla montagna
Per gli inzaghesi, si tratta di un’esperienza che si ripete da oltre 25 anni e che ogni volta rappresenta un arricchimento di nuove esperienze e presenze. Quest’anno, con l’arrivo di Chiara, Ludovica e Paolo , ultimi nati, la famiglia degli amici si è ulteriormente allargata nel segno della continuità e della voglia di stare insieme.
Le giornate in Valtellina trascorrano con lunghe gite anche in quota, momenti di confronto su temi di attualità, rimpatriate serali con la buona cucina, partite a carte, proiezioni serali e molto altro ancora
hanno detto i protagonisti di questa coinvolgente vacanza comunitaria.
Molto significativa e importante è stata la partecipazione di alcuni membri del gruppo agli eventi sportivi e culturali promossi con il coordinamento delle famiglie con disabili dell’Alta Valtellina, e la partecipazione ad alcuni tornei a bocce promossi dalla Usb Bormio.
E’ nata una proposta: vorremmo proporre al Comune di Inzago per il prossimo anno, con il coinvolgimento dei gruppi sportivi del paese, un gemellaggio sportivo con una gara a bocce con la partecipazione di atleti diversamente abili del gruppo della Valtellina e i ragazzi e le famiglie inzaghesi. Sarebbe un’occasione, per consolidare un rapporto tra i due paesi che dura da più di un quarto di secolo
ha detto Pierangelo Barzaghi, referente dell’associazione Le Ali dell’Allodola e componente di una delle famiglie, anche a nome di Carla Martinelli, tecnico nazionale sci alpino Special Olympics Italia e anima del volontariato sociale dell’Alta Valtellina.