caro refezione

Rincari alla mensa scolastica, i criteri non vanno giù alla minoranza

A Vaprio d'Adda Paolo Margutti critica le scelte dell'Amministrazione: "Fascia gratuita sbagliata: fa passare l'idea che paga qualcun altro"

Rincari alla mensa scolastica, i criteri non vanno giù alla minoranza
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I rincari alla mensa scolastica di Vaprio d'Adda, previsti a causa del cambio di gestore, non sono andati giù (è il caso di dirlo) alla minoranza. Paolo Margutti, di Forza Italia, ha contestato i criteri e la sostenibilità economica delle scelte adottate dall'Amministrazione.

"Fascia gratuita, messaggio sbagliato"

Con l'avvicinarsi dell'anno scolastico 2025/2026, il Comune ha annunciato importanti aggiornamenti relativi al servizio di refezione scolastica dovuti all'avvio del nuovo appalto.

La gestione del servizio è stata affidata a Sodexo Italia, che si è aggiudicata la nuova gara per il periodo 2025-2031. L'affidamento ha comportato una revisione delle tariffe, che riflettono l'incremento generalizzato dei costi delle materie prime e dei servizi collegati.

Così Margutti:

Non capiamo quale sia la logica sottesa con cui sono state introdotte due nuove fasce nell’articolazione del costo pasto alla mensa scolastica, tra cui un’agevolazione che esonera completamente il costo della mensa dei figli a scuola, aprendo un pericoloso precedente e diffonde l’idea malsana che il Comune paga.

Scelta scriteriata, diseducativa e fortemente penalizzante per alcuni è questa. Con questa scelta dell'Amministrazione Galli in merito alle nuove tariffazioni della ristorazione scolastica, la maggior parte delle famiglie vapriesi sarà costretta a pagare una quota aggiuntiva per sostenere i pasti gratuiti erogati tutti i giorni scolastici.

Ma il bilancio comunale non è un pozzo senza fondo, le tasse che i cittadini sono costretti a pagare, spesso, comportano fatiche e rinunce. La collettività, tutta, è chiamata a collaborare: significa che ognuno mette in comune quello che può.
Questa amministrazione continua a non comprendere la grave situazione dei conti del Bilancio Comunale. Le spese per il sociale sono esponenzialmente aumentate.

"Chi pagherà la mensa gratuita?"

Sul territorio della Martesana, benché omogeneamente presenti famiglie con fasce di reddito simili, nessuna Amministrazione Comunale ha deciso di rendere completamente gratuita la mensa scolastica. Ogni Comune, anzi, ha determinato le misure per agevolare le famiglie, come è sempre avvenuto anche negli anni passati a Vaprio, per parametrare i costi, per facilitare, favorire, aiutare, avvantaggiare, assistere.

Inoltre, erogare il servizio di ristorazione scolastica non è un obbligo istituzionale, ma una scelta. La mensa scolastica è un servizio che viene erogato a chi ne fa espressa richiesta. Per tale ragione è oggetto di tariffazione e quindi al pagamento da parte dei cittadini che volontariamente intendono usufruirne.

Quindi, chi pagherà per le famiglie che avranno la mensa gratuita? Rendere gratuito un servizio non obbligatorio e sottoposto a tariffazione, contrasta con quanto previsto dalla legge: l'Amministrazione, nella determinazione delle tariffe dei servizi deve mantenere l'equilibrio economico- finanziario dell'investimento, così da ridurre i costi a carico della comunità, in armonia con gli obiettivi di carattere sociale e di uso efficace delle risorse.

E tutti noi ci domandiamo se questa Amministrazione, nella logica della prudenza e della salvaguardia dei conti, ha fatto uno studio che quantifichi i maggiori costi che tale scelta avrà sul già fragile bilancio del Comune in quanto in nessun atto ufficiale compare tale valutazione, destando ancora una volta il timore della loro superficialità e inadeguatezza.

La nostra solidarietà va a tutte le famiglie vapriesi che si dovranno accollare, in modo indiretto, costi maggiorati e quindi nuove tasse

 

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