Furibonda lite politica a Truccazzano sullo scuolabus a pagamento
Il sindaco pubblica un comunicato: "Sappiamo che sono scelte impopolari, ma sono necessarie"

Dopo un Consiglio comunale tesissimo e una feroce polemica con Vincenzo Barretta, esponente di minoranza del gruppo misto, il sindaco di Truccazzano Franco De Gregorio ha aperto alla possibilità di rivedere le tariffe in sede di approvazione di bilancio di previsione, ossia a fine anno, a pochi giorni dall’entrata in vigore del provvedimento (l’1 gennaio 2026).
"Non si può più concedere il servizio gratuito"
La polemica è sfociata anche fuori dal parlamentino con attacchi e accuse reciproche sui social. Il sindaco Franco De Gregorio è così passato alla pubblicazione di un comunicato, per spiegare le proprie ragioni e replicare agli attacchi:
Negli ultimi giorni, alcuni esponenti politici hanno scelto di utilizzare i social per lanciare accuse ed insinuazioni sull’operato dell’Amministrazione Comunale, in particolare in merito all’introduzione o all’aumento delle tariffe per alcuni servizi.
È nostro dovere parlare con chiarezza ai cittadini.Per anni, il Comune ha garantito numerosi servizi a titolo gratuito o con tariffe simboliche. Questo è stato possibile grazie ad un bilancio comunale in equilibrio e grazie a rilevanti finanziamenti statali e regionali. Oggi, però, la situazione è profondamente cambiata: i costi generali sono aumentati, i trasferimenti statali e regionali si sono drasticamente ridotti, e le risorse a disposizione non bastano più per sostenere tutto a carico del Comune.
L’obiettivo di questa Amministrazione è uno, chiaro e inderogabile: tenere i conti sotto controllo ed in ordine, al fine di evitare lo squilibrio del bilancio comunale ed il successivo commissariamento.
Coloro che, vantando esperienza e conoscenza del settore pubblico- amministrativo, utilizzano quotidianamente i canali social o articoli di giornale, per esprimere giudizi, per insinuare presunte disparità di trattamento e considerazione verso gli abitanti delle nostre frazioni, possiamo ammettere che, sicuramente sono ben capaci di agire “politicamente”, ma dovrebbero anche sapere cosa potrebbe significare amministrare un Comune in dissesto: perdita di autonomia, blocco degli investimenti, tagli ancora più duri e pochi margini di manovra e maggiori oneri sui servizi essenziali.
"Scelte difficili e impopolari, ma necessarie"
Ancora De Gregorio:
Per questo, le scelte che stiamo facendo, per quanto difficili e impopolari, sono scelte di responsabilità.
Scelte che sono costretti a fare, peraltro, anche molti Comuni limitrofi, in Lombardia e non solo.
Troviamo scorretto che si alimentino illusioni e polemiche, sapendo bene che non ci sono alternative semplici ed immediate. Parlare alla pancia delle persone è facile per attirare consensi, ma non aiuta, anzi danneggia la fiducia nelle istituzioni.
Cosi come i numerosi riferimenti alla possibilità di aderire a bandi promossi dagli enti sovra comunali, la maggior parte dei quali fondati su un iniziale contributo economico da parte del Comune, ad oggi impossibilitato a sostenerlo.
Ai cittadini diciamo con onestà: comprendiamo i disagi che alcune misure possono comportare, ma ogni decisione è stata presa con l’obiettivo di salvaguardare il bene comune, per ripartire un indomani, con i conti sistemati e la possibilità di nuove iniziative che faranno rifiorire il nostro comune.
Continueremo a lavorare con trasparenza, rigore e serietà nell’interesse di tutta la comunità.